martedì 6 maggio 2014

Il supplizio è al culmine…



Il campionato di Bologna e Inter
Commento del «filese» e vignette di Romano Saccani Vezzani

Hanno un bel dire politici ed alti dirigenti calcistici italiani, dopo anni di trascuratezza e sottovalutazione della violenza e della prepotenza che regna intorno agli stadi prima, durante e dopo la partita. Ripetono da tempo, anche davanti al progressivo allontanarsi della gente «normale» da luoghi un tempo deputati al sogno ed al divertimento, la litania della delinquenza comune che strumentalizza il gioco del pallone, quasi che, come per certe cosche che dominano parte della penisola, non ci fosse rimedio. Eppure basta guardarsi attorno per constatare che nei paesi più civili d’Europa il tifo violento e becero è stato stroncato da tempo.
Nel suolo italico invece non c’è niente da fare: dopo l’ennesima dimostrazione di come certa gente intende la partita della domenica, assistiamo di nuovo all’abbondare delle chiacchiere inutili, alla riproposizione di provvedimenti ad minchiam e, ovviamente alla strumentalizzazione più abbietta e stomachevole in chiave elettorale. Tempo una quindicina di giorni, giusto le settimane che ci dividono dal voto, e poi l’Italia verrà nuovamente cloroformizzata e riaddormentata dai sogni effimeri del calcio mercato oppure, in alternativa, distratta dalle baruffe e dalle caldane estive di Conte e Mazzarri. Non rimane, per chi ama questo sport, che dedicarsi ai campionati stranieri e lasciar perdere i burattinai del Bel Paese e i loro burattini in mutande.
In questa nefasta settimana di zuffe, bombe, chiacchiere e sparatorie, il Bologna riesce a non perdere a Genova, cosa non da poco vista l’acclarata impotenza in attacco, ma dato il risultato di Catania e quello atteso a Firenze, la lotta per non retrocedere sembra rimanere più che mai aperta a tutte le cinque derelitte, che dovranno così penare e far penare i loro tifosi per altre due settimane. Poi, qualunque sia il verdetto, sotto con un paio di mesi di balle, di presunte trattative e polemiche, fino ai patemi della prossima stagione che, per i rossoblù, potrebbe disputarsi, non si sa con quali prospettive, in serie B (B come Bòñ da gnìt).
L’Inter perde invece la sfida meneghina e dovrà cercare nei prossimi mesi di non illudersi troppo sulle potenzialità del suo organico. Farà perciò bene a pensionare qualche vecchia gloria e a rivedere, rinnovare e rinforzare degnamente la rosa (tasche dell’indonesiano permettendo).
La passione comunque in questi giorni è ai minimi, pur coi mondiali alle porte, partite che, comunque, non vedranno in azzurro alcun giocatore, né del Bologna (trop trest), né dell’Inter (trop furastìr).
La colpa? Ovviamente è del bajon…   (Il filese)


Genoa - Bologna 0 - 0


Milan - Inter : 1 - 0



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