Il
campionato di Bologna e Inter
Commento
del «filese» e vignette di Romano Saccani Vezzani
Hanno un bel
dire politici ed alti dirigenti calcistici italiani, dopo anni di trascuratezza
e sottovalutazione della violenza e della prepotenza che regna intorno agli
stadi prima, durante e dopo la partita. Ripetono da tempo, anche davanti al
progressivo allontanarsi della gente «normale» da luoghi un tempo deputati al
sogno ed al divertimento, la litania della delinquenza comune che
strumentalizza il gioco del pallone, quasi che, come per certe cosche che dominano
parte della penisola, non ci fosse rimedio. Eppure basta guardarsi attorno per
constatare che nei paesi più civili d’Europa il tifo violento e becero è stato
stroncato da tempo.
Nel suolo
italico invece non c’è niente da fare: dopo l’ennesima dimostrazione di come
certa gente intende la partita della domenica, assistiamo di nuovo
all’abbondare delle chiacchiere inutili, alla riproposizione di provvedimenti ad minchiam e, ovviamente alla
strumentalizzazione più abbietta e stomachevole in chiave elettorale. Tempo una
quindicina di giorni, giusto le settimane che ci dividono dal voto, e poi
l’Italia verrà nuovamente cloroformizzata e riaddormentata dai sogni effimeri
del calcio mercato oppure, in alternativa, distratta dalle baruffe e dalle
caldane estive di Conte e Mazzarri. Non rimane, per chi ama questo sport, che
dedicarsi ai campionati stranieri e lasciar perdere i burattinai del Bel Paese
e i loro burattini in mutande.
In questa
nefasta settimana di zuffe, bombe, chiacchiere e sparatorie, il Bologna riesce
a non perdere a Genova, cosa non da poco vista l’acclarata impotenza in
attacco, ma dato il risultato di Catania e quello atteso a Firenze, la lotta
per non retrocedere sembra rimanere più che mai aperta a tutte le cinque
derelitte, che dovranno così penare e far penare i loro tifosi per altre due
settimane. Poi, qualunque sia il verdetto, sotto con un paio di mesi di balle, di
presunte trattative e polemiche, fino ai patemi della prossima stagione che,
per i rossoblù, potrebbe disputarsi, non si sa con quali prospettive, in serie
B (B come Bòñ da gnìt).
L’Inter perde
invece la sfida meneghina e dovrà cercare nei prossimi mesi di non illudersi
troppo sulle potenzialità del suo organico. Farà perciò bene a pensionare
qualche vecchia gloria e a rivedere, rinnovare e rinforzare degnamente la rosa
(tasche dell’indonesiano permettendo).
La passione
comunque in questi giorni è ai minimi, pur coi mondiali alle porte, partite
che, comunque, non vedranno in azzurro alcun giocatore, né del Bologna (trop trest), né dell’Inter (trop furastìr).
La colpa? Ovviamente
è del bajon… (Il
filese)
Genoa - Bologna 0 - 0
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Milan - Inter : 1 - 0
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