martedì 7 novembre 2023

È uscito «Ottocento Romagnolo» di Agide Vandini

 

È Il romanzo storico conclusivo della Trilogia Risorgimentale

Beniamino Carlotti ne parla con l’autore

 


 

E con questo, Agide, conclude il suo sesto romanzo storico; per la precisione il romanzo finale della trilogia ottocentesca. Storie e due trilogie parallele, ambientate in epoche non troppo lontane tra loro, ma infinitamente distanti per presa di coscienza ed evoluzione sociale dei vari protagonisti.

  Scritto come gli altri cinque, per colmare quel vuoto che la grande storia ci ha lasciato, relegando ai margini, o addirittura trascurando, fatti ed avvenimenti che coinvolsero il nostro piccolo mondo, ovvero la Bassa Romagna, agro filese compreso, aggiungendovi un pizzico di fantasia, per dare maggior risalto ai protagonisti. 

L’autore attinge, ancora una volta, alla fertile vena creativa di sempre, per proporre una storia geniale ed evocativa, ambientata sul finire dell’800cento, sullo sfondo di una Romagna ove la cultura rurale va evolvendosi in nuove istanze di giustizia sociale, istanze che, con l’Unità della Nazione, emergono con prepotenza.

Scene di vita dell’epoca, s’intrecciano così a lucidi flash-back storici, uniti da una scrittura curata e coinvolgente; attraverso di essi, il lettore può rivivere i drammatici conflitti interiori dei protagonisti e quelli, sempre più intensi, in atto tra le classi sociali. Un romanzo che, sicuramente, trasmetterà nel lettore emozioni e pathos.

Come sempre, Agide, è disponibile ad alcune domande di rito, volte ad evidenziare le peculiarità ed i tratti maggiormente significativi del romanzo.

 


Agide, dopo la Trilogia di romanzi Seicenteschi iniziata col «Ramingo della Valle», ora proponi ai lettori il romanzo storico che conclude la tua Trilogia di epoca Risorgimentale definita «Romagna Ardente». Quali sono gli elementi di continuità con gli altri tuoi romanzi?

 Come i cinque precedenti, il romanzo è ambientato in terra di Romagna, ma, stavolta, dall’agro alfonsinese la trama si allarga molto nell’area argentana. Alcuni protagonisti li abbiamo già conosciuti ne «La spada tra le spine» e ne «Il gradino di terra». Si tratta ancora di personaggi rappresentativi di un piccolo mondo, apparentemente ai margini della grande storia che, tuttavia, li vedrà finalmente partecipi e in aperta rivolta verso una società ormai decrepita, superata dai tempi. Nel testo, autoconclusivo come quelli che l’hanno preceduto, sono presenti, piccoli cenni e riferimenti a vicende romanzesche del passato, storie tuttavia già ormai lontane nel tempo sicché vi appaiono quasi leggendarie.

  

«Ottocento Romagnolo»: ci puoi dire qualcosa intorno all’arco temporale di riferimento? 

Il romanzo abbraccia buona parte del secolo e si articola in due parti. La prima prende l’avvio dal 1831, anno dei moti carbonari di Ciro Menotti, e giunge fino all’Indipendenza e all’Unità d’Italia; nella seconda compaiono i nodi irrisolti, i tanti problemi dell’Italia e della Romagna postunitaria. La narrazione termina negli anni ’90 del secolo, col sorgere del primo partito di massa: il Partito Socialista di Filippo Turati ed Andrea Costa.

 

Quali sono i personaggi storici più importanti che fanno da sfondo al romanzo?

 Oltre ai personaggi di mia creazione, nel testo si incontrano alcuni protagonisti del Risorgimento Nazionale; le figure maggiormente trattate e romanzate sono senza dubbio Giuseppe ed Anita Garibaldi, presenti nel filone narrativo. Vengono rivissute, in pagine molto palpitanti, le ore dei fuggiaschi fra i dossi e le acque delle nostre Valli, dal Lido di Magnavacca al cascinale di Mandriole, ove la coraggiosa donna incontra la sua tragica fine. Il personaggio storico più presente lungo tutta la trama del romanzo è comunque L’Avv. Cav. Giuseppe Vandini, figura dominante dell’Ottocento argentano. Le sue vicende storico-politiche sono trattate con scrupolosa fedeltà a quanto riferito dalle cronache e dalla documentazione d’epoca. Ovviamente, i rapporti famigliari ed il suo incrociarsi coi personaggi del romanzo sono frutto esclusivo della mia libera fantasia.

 

A proposito di Giuseppe Vandini, primo sindaco argentano dopo l’Unità d’Italia, dato il cognome, puoi vantare un legame di parentela?  

Una parentela prossima sicuramente no. Giuseppe Vandini non ebbe discendenti e, come tutti sanno, le sue sostanze vennero destinate alla costruzione dell’Ospedale argentano che porta il suo nome. Quanto alle ascendenze, dagli studi genealogici condotti tempo fa, si è potuto accertare che, almeno negli ultimi cinque secoli, i Vandini di Filo e Longastrino non ebbero legami di parentela col ramo aristocratico di Boccaleone-Argenta da cui proveniva il personaggio. La probabile comune provenienza dovrebbe essere antecedente, col distacco tardomedievale di un ramo cadetto, il nostro, in seguito sceso di rango, ma di ciò mancano tracce documentali.

 

Fra i protagonisti troviamo ancora figure del brigantaggio romagnolo dell’epoca?

 Certo. Ovviamente non si tratta più di brigantaggio dai connotati settecenteschi, ma di fuorilegge ben più agguerriti che talvolta convivono nelle paludi bonificate con patrioti e rifugiati politici alla macchia. In particolare ho voluto tratteggiare la figura del brigante locale Luigi Camerini detto L’Umèt, ultimo capobanda di un fenomeno che, con l’Unità del Paese andò estinguendosi, quanto meno nelle forme conosciute in passato. Negli adattamenti alla mia storia, come sempre, ho cercato di attenermi con scrupolo al contesto storico-ambientale che ci è stato tramandato.

 

Dove possiamo trovare il tuo romanzo?

 Come per i precedenti, il romanzo è in autoedizione ed a tiratura limitata. Lo si potrà trovare, fin prossimi giorni, nelle principali edicole e librerie dei dintorni, ossia di Argenta, Filo, Longastrino e Alfonsine. Come tutti i miei libri ancora disponibili può essere richiesto via mail a: agide.vandini @gmail.com. Sarà spedito in "piego di libri" all'indirizzo postale del richiedente, previo pagamento secondo istruzioni, del prezzo di copertina di 12 €, senza aggravio di spese di spedizione per le località italiane.

  

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Buona lettura a tutti, con la certezza che…  Vi piacerà e vi appassionerà!!!    (b.c.)