Trilogia
seicentesca «Antica Terra di Romagna»
Il
ramingo della Valle (368 pagine) (2019)
(1591-1614) Romagna Estense, fine del XVI secolo.
Le condizioni del territorio lughese
sono allo stremo. Nel pieno di una violenta repressione del brigantaggio, la
famiglia di Rolando subisce un’aggressione sanguinosa. Il giovane, per salvarsi
da accuse infamanti quanto ingiuste, è costretto alla fuga verso nord e ad
inoltrarsi nella grande Valle assieme a Caterina, la ragazza che ama. È, per
Rolando, l’inizio di una serie di avventure mozzafiato, nello scenario di una
Bassa Romagna ancora dominata dalle acque.
L’avvincente storia dà il via ad una
suggestiva Trilogia seicentesca in
cui, avventura, sentimento e anelito di giustizia, si fondono col romanzo di
una regione, quella basso-romagnola, ancora costellata di ampi spazi e specchi
paludosi, qui vibrante protagonista di una straordinaria vicenda corale.
Fra luci ed ombre di un’epoca di grandi cambiamenti, in un ambiente naturale oggi perduto e dimenticato, si muovono e si battono personaggi di grande freschezza e vivacità, nella cornice di un paesaggio che ancora ci ammalia con l’incomparabile fascino.
(1615-1635) Romagna, prima metà del ‘600.
Qui come nel resto d’Europa si vivono
i tristi momenti e le grandi tragedie provocate da assurde intolleranze della
fede, in una società asservita agli egoismi ed agli interessi dei potenti. Le
classi meno protette, spesso vessate da leggi e decisioni inique ed arbitrarie,
sono costrette a subire, oltre agli effetti di epidemie e catastrofi naturali,
anche le conseguenze di guerre rovinose, tanto insensate, quanto interminabili.
In un secolo tanto dominato
dall’arroganza delle classi elette finiscono per emergere i valori più alti di
lealtà, di amore sincero e di solidarietà umana fra umili personaggi ai margini
della storia, come contadini, servi, braccianti, talvolta anche sbandati e
fuori legge.
In questo avvincente secondo romanzo
della trilogia Antica Terra di Romagna,
i personaggi de’ Il ramingo della Valle,
ed i loro discendenti, divenuti fuggiaschi e protagonisti di tempestose
avventure, attraversano un’Europa dilaniata da guerre e violenze, e si battono
fino all’ultimo per far prevalere, non senza perdite dolorose, le aspirazioni
del cuore e le ragioni della giustizia.
Il mantello scarlatto (228 pagine) (2021)
(1642-1651) Lugo di Romagna, metà ‘600.
Mentre nello Stato Pontificio a
seguito della confisca del Ducato di Castro, fervono i preparativi di guerra
contro gli eserciti degli Stati del Nord Italia, in città viene perpetrato un
delitto inspiegabile ed atroce.
Una donna viene uccisa allo scopo di
screditare un presunto rivale, un gesto alla cui base c’è la ferocia di un uomo
che non pone limiti alla sua sfrenata ambizione. Egli però incontra la
resistenza di due giovani, di un ragazzo e una ragazza di grande determinazione
e coraggio, sostenuti con forza dal nonno e da nuovi e vecchi amici della Valle
e della Riviera del Po.
Ancora una volta, nella lotta contro ogni
prepotenza ed arbitrio, un ruolo decisivo vengono così ad averlo uomini ai
margini della civiltà e della storia.
In questo avvincente romanzo
conclusivo della trilogia «Antica Terra di Romagna», i personaggi e i luoghi
de’ Il ramingo della Valle, e de’ Il ragazzo venuto dalle Fiandre, fra
amori travolgenti e contorte diatribe seicentesche, tornano al centro di
avventure mozzafiato, nelle Valli come negli Oceani, fino allo scontro finale,
fino al trionfo della verità e della giustizia.
Prezzo di copertina € 10
Trilogia Risorgimentale «Romagna Ardente»
Il gradino di terra (236 pagine) (2021)
(1780-1821) Romagna, fine ‘700.
Sante e Michele, fratellastri,
figli di scariolanti e di contadini, affrontano in modo opposto un mondo
dominato da ingiustizie e disparità sociali. Il primo, sofferto un bruciante
sopruso, abbraccia la vita contadina ed accetta la dura fatica di ogni giorno
in una terra appena strappata alla palude; il secondo, subita la stessa
prepotenza, sceglie la vita alla macchia e diviene il bandito romagnolo più
temuto dell’epoca.
Le vicende avventurose dei due fratelli
sono al centro del primo romanzo di Romagna
Ardente, trilogia risorgimentale che prende l’avvio al tempo delle grandi
sistemazioni idrauliche di fine ‘700, allorché viene ridisegnato l’ambiente
naturale della Bassa Romagna. Sono gli anni drammatici della calata dei francesi
e delle tante speranze patriottiche, a poco a poco disilluse dal regime
napoleonico.
Nelle terre in via di bonificazione, sia pur in un
contesto di rancori e di sogni infranti, prendono vita toccanti storie d’amore,
pagine avventurose, altre di intensa drammaticità, vissute da uomini e donne protesi
al loro riscatto sociale, mentre, nei decrepiti stati della penisola, già compaiono
parole d’ordine come Costituzione, Indipendenza ed Unità Italiana.
Prezzo di copertina € 10
La spada tra le spine (212 pagine) (2022)
(1822-1828) Romagna, anni della Restaurazione
Pontificia.
Dopo i primi moti carbonari,
Tiberio, giovane medico e patriota, è costretto a rifugiarsi nella boscaglia a
ridosso della foce del fiume Santerno. Lì conosce la bella e coraggiosa
Barbara, infermiera e sorella di Riccardo, valoroso patriota che si è eroicamente
battuto per la Rivoluzione napoletana dell’anno prima.
Tiberio e Barbara, ardenti di amor
patrio, vivono con passione il loro sogno, in un ambiente in parte ancora
selvaggio e palustre, a contatto con briganti, contadini, singolari personaggi
ai margini della civiltà, talvolta vessati da soprusi ed ingiustizie, eppure
capaci, all’occorrenza, della più generosa solidarietà umana.
In questo secondo romanzo della
Trilogia Romagna Ardente, i protagonisti si trovano ad affrontare, in
una lotta senza esclusione di colpi, le mire e le rinnovate ossessioni del
perfido Monsignor Malerba, già insegnante di Barbara, divenuto in Ravenna il
braccio destro dei Cardinali Rusconi e Rivarola, ovvero degli alti prelati ai
quali è stata affidata, dallo Stato Pontificio, la spietata persecuzione della
Carboneria romagnola.
Prezzo di copertina € 10
Ottocento Romagnolo (304 pagine)
(1831-1890) Romagna, epoca risorgimentale.
Lorenzo nasce da ferventi patrioti
romagnoli, da genitori uniti da un coraggio infinito e da un amore perseguitato
e sofferto. Il giovane vive le traversie, le persecuzioni e l’entusiasmo
rivoluzionario di ben tre generazioni della sua famiglia, assieme ai colpi di
coda di un sistema di potere, quello pontificio, ormai anacronistico e
decrepito.
La generazione di Lorenzo, dopo
aver affrontato dure battaglie campali ed ideali, vede finalmente realizzata
l’Unità e l’Indipendenza del Paese, ma si trova a fronteggiare, coi propri
figli, i grandi problemi dell’Italia postunitaria, primi fra tutti quelli di
una diffusa povertà e di un’irrisolta ingiustizia sociale.
Il romanzo, che conclude la
trilogia Romagna Ardente, percorre le emozionanti vicende di semplici popolani
alle prese con le asperità di ogni giorno e, attraverso le loro peripezie, ci
racconta la grande epopea nazionale vissuta da una campagna romagnola solare e
battagliera. È lo scenario in cui si muovono piccoli ed umili personaggi
oscurati dalla storia, uomini e donne che si prodigano in sintonia con la loro
terra: dura, compatta e tenace, capace di grande generosità con chi le affida
amore, sudore e sacrificio.
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