mercoledì 31 marzo 2021

Sant’Anna

 «Mappe, toponomastica e segnaletica del Filese, 9° puntata, sezione 7 del territorio»

di Agide Vandini

 Articolo originariamente pubblicato su «L’IRÔLA» il 9 – 3 - 2009 e rimosso da mano sconosciuta


«Sant’Anna» - Immagine dal satellite

 


«Sant’Anna» - Le strade e le località

 

E’il nono di dieci articoli complessivi previsti e la settima di otto tappe  in cui si è suddiviso il territorio filese allo scopo di produrre mappe corrette ed aggiornate nonché notizie brevi sui significati della toponomastica e sulla storia del luogo.

L’attenzione stavolta si focalizza sulla porzione di territorio che fa capo a «Sant’Anna», in dialetto Sant’Ëna, piccolo abitato in località detta Valle Risara prima delle bonifiche di fine Ottocento e genericamente ancora indicata come La Val.

 

Più che di un borgo vero e proprio si tratta di una serie di case coloniche raggruppate attorno alle Vie Terranova, Lodigiana, Argine Circondario Pioppa e Rinascita, tanto che, dall’immagine satellitare (prima mappa a fianco) si fatica ad individuarvi l’abitato. Il centro vitale è costituito dal Bar-Ristorante «Cavallino Bianco» in località Sant’Anna, fin dagli anni ’60 del Novecento vero e proprio punto di aggregazione e di ritrovo della popolazione locale.

 

La seconda mappa invece, alla stregua delle altre sezioni, riporta le denominazioni correnti delle vie che  fanno capo a questa porzione di territorio e mette in evidenza i cardini geografici di riferimento.

Si dà ora conto delle più importanti

 

Imprecisioni riscontrate sulle mappe presenti su Internet:

 

 

Errori, carenze (o mancati aggiornamenti) :

 “Bonifica di Argenta” è indicato come nome di località nel punto viceversa conosciuto come Mota.

 

Denominazioni e strade soppresse, adibite ad esclusivo uso privato, o comunque impraticabili:

  1. Cortili privati e diverse strade di campagna.
  2. Strada di collegamento fra la Via Recalci e la Via Tamerischi
  3. Strada di collegamento fra la Via Lodigiana e la Via Rinascita

 

Per questa sezione di territorio, ecco comunque i brevi e sintetici, quanto basilari

 

Cenni sulla Toponomastica

(per approfondimenti e per le fonti non espressamente citate, si veda in A.Vandini, Filo la nostra terra, Faenza, Edit, 2004, parte II)

 

Nomi di Località e di cardini geografici locali:

 

Oca. Una valle, un Pra’ e un Dosso «dell’Ocha», in questo punto geografico, sono più volte citati in documenti seicenteschi. Il nome dovrebbe risalire alla famiglia nobile ferrarese Dell’Oca.

 

Mota. La zona era già definita Mota Massari nella seconda metà dell’Ottocento ai tempi del Magrini, con evidente riferimento alla melmosità del terreno. «Mota» infatti - dicono i dizionari etimologici - è voce antica usata anche dal Boccaccio e dal Sacchetti e vale: «terra quasi fatta liquida dall’acqua e smossa dai passanti».

Sant’Anna.Si tratta della denominazione attribuita alla casa colonica ottocentesca che si trovava in quel punto. La casa e il relativo fienile, oggi demoliti, furono di proprietà prima del Duca Massari, poi dell’Azienda Lodigiana.

 

Pratondo. Si tratta di denominazione dovuta alla forma arrotondata del fondo rurale che si trova  a ridosso di un’ansa del Canale circondario Dominante (Canalen).

 

Pioppa. Denominazione ottocentesca data alla casa colonica (Pioppa vecchia) a destra del Canale Dominante (Canalen). La stessa denominazione fu poi assunta dalla casa ad essa prospicente (Pioppa Nuova) eretta sulla riva sinistra del canale, nel Novecento, dopo la bonifica del Mantello. Qui nell’ultimo dopoguerra ebbe sede anche una sezione distaccata delle scuole elementari di Filo.

 

Morarina. Il toponimo è l’evidente traccia di un morarium, ossia di un bacino saliniero di primo ingresso delle acque salse, una testimonianza inequivocabile delle saline medievali filesi che rimasero attive a lungo in questa zona collocata ad est del cosiddetto «Argine del Mantello».

 

Pecorara. Del«Serraglio detto Pecoraro» c’è traccia in una disegno secentesco del Giudice della Riviera di Filo B.Aleotti. In corrispondenza della casa colonica oggi chiamata Piguréra, il disegno riporta: «Serraglio che il signor Rossetto fece fare per farvi segare come sempre fece sino alla Rotta della Calata de’ Boschi». La Pigurèra fu importantissimo nascondiglio e base partigiana durante la Resistenza.

 

Vie e Strade (in ordine alfabetico):

 

Argine Circondario Pioppa. E’ la strada che, in territorio filese, percorre l’argine destro del Canale Dominante (chiamato volgarmente Canalen). Il canale fu alla base della bonifica del territorio durante la cosidetta «Bonifica Argentana» eseguita negli anni ’70 dell’Ottocento. Delimitò la Valle del Mezzano fino agli anni ’30 del Novecento, epoca in cui fu effettuato un secondo vasto prosciugamento attraverso la Bonifica del Mantello.

 

Ca’ Bovi. Si veda quanto già detto nella sezione 3 (Borgo Maggiore).

 

Del Cippo. Percorre la zona un tempo detta «Bosco del Tamariso», ma ricorda nel nome il vecchio cippo dedicato al sacrificio del carabiniere Albino Vanin, 21enne da Paese (TV) ucciso proprio di fronte all’imbocco di questa strada da malviventi senza scupoli il 15.5.1924.

 

Lodigiana. Si veda quanto già detto nella sezione 3 (Borgo Maggiore).

 

Oca - Pisana. Si veda quanto già detto nella sezione 3 (Borgo Maggiore).

 

Parata. Si veda quanto già detto nella sezione 1 (Rossetta, Case Selvatiche, Il Vallone).

 

Recalci. Si veda quanto già detto nella sezione 1 (Rossetta, Case Selvatiche, Il Vallone).

 

Rinascita. Come altre vie del territorio (Alba nuova, Terranova) ricorda la conversione relativamente recente di questi terreni da paludosi ad agricoli e quindi in grado di dare un maggiore sostegno economico al territorio.

 

Risarola. Si veda quanto già detto nella sezione 3 (Borgo Maggiore).

 

Tamerischi. Si veda quanto già detto nella sezione 1 (Rossetta, Case Selvatiche, Il Vallone).

 

Terranova. Si veda quanto già detto nella sezione 4 (Molino).

 

 (continua - 9  / 10)

 

Articoli precedenti sul tema (v.Archivio Blog): 1. 2008, 1 marzo, «Quanti errori ed insufficienze…»; 2. 2008, 7 maggio, «Per una migliore segnaletica e cartografia del territorio»; 3. 2008, 3 luglio, «Rossetta, Case Selvatiche e Vallone»; 4, 25 agosto, «Il Borgo Ravegnano», 5. 2008, 10 ottobre, «Il Borgo Maggiore»; 6. 2008, 10 novembre, «Il Borgo Molino»; 7. 2008, 1 dicembre, «La Garusola»; 8. 2009, 29 gennaio, «La Chiavica di Legno».

 

Cliccare sulle immagini per vederle ingrandite

 


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