In ricordo di Giovanni Tarozzi
di Beniamino Carlotti
Ciao
caro vecchio amico.
amico
di sempre, confidente, consigliere e perché no anche “maestro di vita”,
l’esperienza certamente non ti mancava. La vita ti aveva riservato tante e tali
esperienze, che amavi spesso ricordare con il sorriso sulle labbra, benché
terribili e drammatiche, anzi esponendole con vanto, vere e proprie medaglie appuntate sul tuo petto, come quei
nove mesi trascorsi in carcere (tre mesi a Ferrara e sei mesi a Poggio Reale in
Napoli), per poi uscirne completamente prosciolto “perché estraneo ai fatti ”,
senza un accenno di scuse da chi di dovere, ma con la vita personale e professionale
distrutta.
Prove
terribili che avrebbero fiaccato chiunque, anzi portato sull’orlo della
disperazione, ma non il vecchio Johnny,
che ha sempre saputo rimboccarsi le maniche e risalire la ripida china con la
tenacia e la determinazione che ti ha sempre contraddistinto. Tenacia e determinazione che ha sempre
alimentato quella tua passione per lo sport, da giovane quale protagonista
della Filese calcio dei tempi d’oro, rimarcata poi nell’età matura in
quell’impeto di continua ricerca della sfida con se stesso, che ti portava a
correre in solitaria da Firenze ad Argenta, da Argenta a San Marino e da
Argenta a San Luca, senza dimenticare la incompiuta ventennale Argenta - Porto
Garibaldi.
Mesi
di preparazione atletica ne rimarcavano l’impegno profuso ed il desiderio di riuscire era pur sempre celato da un sottile senso di autoironia (ch’la véga com ch’la vô, me arìv sèmpar prem).
Oppure la stravagante “follia” di fare un bagno di mare a capo d’anno: neve,
ghiaccio o pioggia non lo fermavano, ormai era una tradizione ed andava
rispettata; il prossimo anno sarà diverso, più vuoto, mancherà il Giovannino
con la sua contagiosa allegria che riscaldava i cuori e le membra di supporter ed
ammiratori vedendolo sguazzare nelle gelide acque dell’Adriatico.
Caro
amico e fratello, sei sempre vissuto come volevi, hai avuto una famiglia
straordinaria che ti ha sempre capito ed assecondato e sei morto come
desideravi, subito ed in fretta come mi hai sempre confidato, perciò la morte
ti ha colto vivo ed in piena corsa, con
la serenità d’animo di chi è in pace con se stesso e con gli altri.
Ciao
caro amico e fratello di sempre, mi mancherai tanto e cristianamente ti dico
“riposa in pace”.
Benny
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