Una chicca in più per gli internauti filesi
di Agide Vandini
Appena un paio di giorni fa ho avuto una mail da Alessandro Argnani in cui, ai suoi complimenti (sempre graditi), aggiungeva:
... io e Michele Forlani abbiamo messo online il sito con le previsioni meteo di Filo. Tutti i dati sono rilevati in tempo reale dalla sua nuova stazione Meteo. Il sito e' online da pochissimo e ci saranno alcuni aggiornamenti nelle prossime settimane.
Comunque, se ti va, puoi già visitarlo a questo indirizzo:
http://meteofiloargenta.altervista.org/
Il sito si presenta davvero molto bene e lì per lì, dopo i convenevoli e i sinceri complimenti ad Alessandro e Michele, la mia risposta è stata un po’ scherzosa:
Ho dato un'occhiata al sito. E' molto bello, ma mi sorge una domanda: ci prendete? .....
Lui, Alessandro, mi ha rassicurato:
Dicevi se ci prendiamo? Eh, speriamo di si! Comunque le previsioni non le facciamo noi, quelle ce le forniscono i siti meteo (faccina). Noi ci limitiamo a mettere i nostri dati, ed in alcuni casi a passarglieli, quando ce lo chiedono. Comunque sono esatti (faccina)
Dunque, gli internauti filesi, e tutti gli interessati al nostro territorio, possono disporre da oggi di un’altra fonte preziosa, direi di un sito da consultare piuttosto spesso, tanto che converrà inserirlo subito fra i “preferiti”.
E’ davvero ben fatto: immagini bellissime del territorio che scorrono nella parte superiore, un sommario in cui non manca nulla, previsioni settimanali aggiornate ove spicca una “probabilità di precipitazioni” a mo’ di istogramma, davvero pregevole e di impatto visivo immediato.
Troverete già qui sul blog, nella colonna a fianco, un link fisso che permetterà di accedervi direttamente; io credo, del resto, che mi ci collegherò spesso.
Certo, è un bel passo in avanti. I nostri padri per i lavori in campagna si basavano sulle previsioni fatte ad inizio d’anno, predisponendo le meticolose “calàndar” (qui già descritte), guardando la colorazione delle fette di cipolla lasciate fuori dalla finestra, i vaticini del Lunêri di Šmémbar (ah mo’ u j ciapa veh...), per poi affinarsi man mano coi proverbi millenari, oppure guardando e’ cantòñ d’ Veróna che quèl che mòstra e’ dóna, o, infine, dando un’occhiata all’aspetto serale della luna che, quand’è velata ed ha e’ cùl a moj, di pioggia ne arriva a catinelle...
Adesso, ragazzi miei, basta un clic e hop ... Vorrei proprio vedere le facce di certi vecchi contadini della mia infanzia, a partire dal mio nunì Capitëni, davanti alla videata di Meteo-Filo... Forse direbbe:
«Valà-valà, t’an cardré miga a cla röba ch’è l’è... Cus èla tota cla bambanéra... A vut mo’ ch’a n’e’ sépa se dmàn e’ pióv o nö? » [Suvvia, non crederai mica a questa roba... Cos’è tutta quella confusione... Vuoi che io non sappia se domani piove o no?]
E poi subito dopo, un po’ inquieto:
«Ció...., c‘s a dìši a lè in che bagaj...?» [Ehi..... cosa si dice sopra quel coso lì...?]
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