Un’iniziativa de’ “Il Cavallino bianco”
di Agide Vandini
Così, a memoria, non ricordo quale sia stata l’ultima corsa ciclistica svoltasi in un circuito paesano. Ricordo, da bambino, quando ancora la Provinciale e la “Bassa” erano quasi completamente ghiaiate, tempi eroici in cui correva il nostro velocista Ragagnì, una gara lungo un circuito che abbracciava il Borgo maggiore e il Borgo Molino, con volata di fronte all’Ustareia dla Bianca, poi divenuta Bar Centrale (ora Bar di Alice e Claudio).
Ricordo tanti racconti leggendari di ciclisti filesi come mio zio Sereno, buon velocista anteguerra che gareggiò parecchie volte in pista a Lavezzola, il precursore e fortissimo Armando de’ Cucòñ a cui ho dedicato un racconto («Testa bassa e pedalare...») ne’ La valle che non c’è più.
Filo, gara ciclistica anteguerra | Soprattutto ricordo con quanta ammirazione si rievocavano nell'immediato dopoguerra le gesta di Renato d Taröz, papà del noto Giovannino, un uomo che tutti abbiamo ancora negli occhi come placido conduttore del distributore Agip, corridore filese di ottimo talento a fine anni ’30 quando corse con Ortelli. Non aveva avuto grande carriera, si diceva, perché tagliato fuori da giochi, da tattiche e da slealtà forse più grandi di lui; ad un certo punto aveva preferito guadagnarsi la vita in altro modo. Ricordo di aver visto foto di gare paesane di quei tempi antichi (vedi a fianco), ma, e potrebbe essere un mio vuoto di memoria, altre competizioni a premio negli ultimi 40 o 50 anni, a Filo, non ne ricordo. |
Plaudo perciò volentieri agli organizzatori pubblicando questo annuncio:
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Era ora. I miei vivi complimenti e... Tutti a Sant’Anna e al Cavallino Bianco domenica prossima!
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