domenica 27 settembre 2009

La «lunga marcia» di Giovannino

La tentata incredibile impresa del nostro Giovannino Tarozzi

di Agide Vandini


Nulla può più stupire intorno alle imprese di Giovanni Tarozzi, per noi filesi e’ Maröc. Tanto meno chi, come ogni suo compaesano, è abituato da sempre alle sue spericolatezze.

Ricordava proprio in questi giorni all’osteria l’amico Chëli, alias Marino Checcoli, da anni residente (solo anagraficamente) ad Argenta come del resto lo stesso Maröc, la volta in cui, molti anni fa, a bordo del suo Miura Lamborghini, sfiorò a velocità stratosferica il posteriore della vettura di Tugnazina d Ravòñ e s’involò letteralmente nei cieli di Case Selvatiche. Planò a parecchi metri di distanza, oltre lo strapiombo di 4 o 5 metri che divide in quel punto la strê élta (la strada alta) dal sottostante piano di campagna.

«Linda, Linda, Linda… - gridò in quel momento alla moglie un vicino di Chëli, ossia Giàni d Rös - cọr fura, cọr fura, ch’l’è chès-c un rioplã … (corri fuori, corri fuori, che è caduto un aeroplano…) ».

Del suo ricorrente bagno di Capodanno in Adriatico, poi, ho già riferito in altro articolo di questo blog [si veda nel gennaio dell’anno «Un filese d’acciaio» ], riportando anche le imprese a cui si accingeva, cose davvero challenging (come direbbero gli inglesi) anche per uno come lui, ormai settantatreenne … Fra queste grandi imprese, una lunga camminata, la Filo - San Marino (di 100 circa Km) compiuta esattamente il 25 aprile di quest’anno, quando all’arrivo mi chiamò sul telefonino con una voce beata e soddisfatta, più arzilla che mai.

Stavolta l’ha pensata ancora più grossa, ha puntato decisamente in alto, nientemeno che ad una Firenze-Filo, una roba da 150 Km almeno, con partenza intorno alle 23 di sabato 19 settembre ed un arrivo previsto la sera del successivo 20 settembre 2009, al Bar Centrale di Filo. Oltre venti ore di camminata ininterrotta di notte e di giorno. Una performance da atleta forte, preparato e coraggioso che purtroppo, stavolta, per circostanze piuttosto sfortunate riferitemi da Benny Carlotti, non è riuscito a portare a termine.

Partito da Firenze come previsto, in prossimità del Passo dei Giovi è iniziata una pioggia incessante. Coi piedi bagnati Giovannino ha cominciato a sentir freddo e questo lo ha portato a correre anzichè camminare. Il dispendio di energie fuori programma gli è stato fatale. Alle dieci del mattino di domenica 20, Benny, Falco e Masêri lo hanno incrociato ad Imola all’altezza del Mulino Rosso lungo la via Selice, lì giunto in buon anticipo sulla tabella di marcia, ma effettivamente un pò provato. In quella posizione lo hanno lasciato, dandogli appuntamento all’arrivo a Filo in serata.

Ripresa di passo la sua gara lungo la Selice, pochi chilometri dopo egli ha purtroppo seguito un cartello indicante «Sasso Morelli Km.3», una via che ha creduto più breve e meno trafficata verso Argenta, ma il cartello l’ha maledettamente portato fuori itinerario di parecchi Km.

Dopo tanto faticoso ed estenuante girovagare, giunto a Spazzate Sassatelli, ha sentito consumata ogni stilla di energia e a quel punto s’è deciso a chiamare la moglie che colà, a una quindicina di Km da Argenta, è andata a prelevarlo. Nessuno sconforto, comunque: e’ Maröc si è subito ripromesso di tentare di nuovo l’impresa in un prossimo futuro.

Come ho già scritto qualche mese fa, passano gli anni, e sono già tanti sul groppone, eppure Giovannino sente ancora molto forte il bisogno di mettersi alla prova, di dimostrare, a se stesso prima di ogni altro, d’essere il solito guascone, inguaribile ed indistruttibile. E’ ciò che ama essere e che lo porta a buttarsi nelle più sconcertanti imprese, con quella voglia matta di stupire che non lo abbandonerà mai.

Forza allora Maröc, benvenuto temporaneamente fra gli umani, e complimenti vivissimi per ciò che comunque sei riuscito a fare. Ti giunga, mentre mediti la tua rivincita, un grande abbraccio ed una stretta di mano dai tuoi amici filesi.

Siamo sicuri che prima o poi ci riproverai e che ci stupirai ancora.


Giovannino (e’ Maröc) alla partenza da Firenze,

alle 23 circa di sabato 19 settembre 2009


Giovannino (e’ Maröc) nel corso della sua «lunga marcia»,domenica mattina 20 settembre 2009, nei pressi di Imola.


1 commento:

Benny, Maseri e Falco ha detto...

All'amico Giovannino diamo atto della costanza e dell'impegno profuso per riuscire nell'impresa.
Siamo altresì felici dell'intenzione espressa di ritentare la prossima primavera. Comunque bene o male che sia andata, non ha bisogno di dimostrare niente, non compete con nessuno e non ha record da inseguire o migliorare, perciò è stato e rimarrà un successo. Continua così altri settantatre anni .
Benny, Maseri e Falco