martedì 22 giugno 2021

I "Tempi d'oro del calcio filese" in un nuovo Video

È un inedito tratto dai filmati della famiglia Galamini

di Agide Vandini

                                               


Ho lavorato con grande impegno e per diversi giorni su questi filmati d’epoca. Il risultato ora mi pare discreto, presentabile ai vecchi appassionati di calcio come me.

Il materiale di base, già di scarsa nitidezza per i motivi spiegati qualche giorno fa, stavolta era costituito da innumerevoli spezzoni girati alla meglio, quasi tutti da dietro la rete di bordo campo e in condizioni di fortuna.

La cinepresa amatoriale 8 mm, usata da Massimo Galamini a cavallo degli anni ’60, era, è bene ricordarlo, priva di zoom e dei tanti automatismi che, negli anni seguenti, hanno permesso ai cineamatori di migliorare la qualità dei loro filmati. Con pochi metri di pellicola a disposizione, il buon papà di Gianni e Carlo cercò, coi mezzi che aveva, di ritrarre le azioni di gioco più promettenti per i nostri azzurri. Quelle azioni, però, abortivano spesso sul nascere, sicché quel materiale girato «a singhiozzo» non poteva che risultare, alla proiezione, una raccolta confusa, a volte schizofrenica.

Con l’eliminazione degli spezzoni da «mal di testa», l’inserimento di adeguati titoli e sottotitoli e, infine, con l’aggiunta di un degno accompagnamento musicale, credo che il filmato possa ora proporsi come documento «storico» paesano.

(si consiglia di non ingrandire per non peggiorare la già scarsa qualità delle immagini)


Esso, come molto del materiale che ho già pubblicato sullo stesso tema[1], ci riporta indietro di sessant’anni, ai tempi gloriosi del calcio nostrano, ai campionati di Promozione, ai piccoli campioni costruiti in casa nel dopoguerra, alle tante e festeggiate vittorie, alle sane giornate di sport vissute al «Giorgio Marconi», ai cori «Fiii-lo…Fiii-lo», agli «Alé, alé Azzurri…» gridati da Ibanez e da Giuanĕñ ‘d Secondo fra i filesi assiepati a bordo campo.

Il video, come il bel filmato d’epoca di Lucio Leta già presente in rete[2], restituisce un po’ di quelle emozioni. Soprattutto nella parte introduttiva, coi protagonisti ripresi da vicino e  dall’interno del campo. Lì, rivediamo con trepidazione i volti epici di quegli «eroi», degli alfieri sportivi che nel dopoguerra diedero vita ai nostri sogni e che, da allora, non abbiamo mai dimenticato.

Alcuni di quegli «eroi» sono ancora fra noi, ed è a loro che va una dedica speciale per questo mio lavoro di selezione, restauro e conservazione; penso a Pìppi, a Mazalôca e Piröcia che, ancora per molti anni, si gusteranno con orgoglio la loro bella gioventù, rivedendo questi pochi minuti di struggenti «ricordi».


 Un pensiero di gratitudine, comunque, lo dobbiamo di certo anche all’operatore dell’epoca e ai suoi figli. Senza la passione di Massimo Galamini, senza il suo reiterato desiderio di fissare quelle immagini nel tempo, senza la volontà di convertire e conservare le coraggiose riprese del papà, ora non potremmo goderci questo ennesimo e prezioso cimelio, testimone della «storia» sportiva del nostro amato paesello.

 

A fianco del testo: La copertina del Video e, più sotto, Massimo Galamini in un fotogramma tratto dai suoi filmati.

 Note Aggiuntive

 

Nota A.   Grazie al contributo di Pìppi (Aderito Geminiani), che ha sempre il suo paese nel cuore, sono venuto a conoscenza dei nomi e della provenienza dei due «forestieri» che, nel video, sono privi di sottotitolo. I due giovani che compaiono nella parte introduttiva del filmato, fra Pistàia e lo stesso Pìppi, erano ragazzi di Bologna, schierati in occasione di un torneo estivo, forse il Trofeo Putinati. Il primo dei due bolognesi si chiamava Giorgio Zaccarelli ed il secondo Fausto Ghesini. Pìppi ci ricorda inoltre che Massimo Galamini era all’epoca presidente del «CSC FILO» e ciò spiega assai bene la presenza del figlioletto Gianni, fra Cincióni e Mazalôca, nella carrellata di gruppo.

 

 

  Nota B. Beniamino Carlotti, che ringrazio per la preziosa collaborazione, è riuscito a riconoscere dal filmato, nei fotogrammi che vanno dal minuto 05:34 al minuto 05:39, quattro bimbi dell'epoca seduti a bordo campo. Si tratta con buona probabilità, come si vede dai fermo-immagine a lato che mi ha gentilmente inviato, di Gianni Bellabarba, Giorgio Trioschi (Trëwisky), Gianni Guasoni e Giovanni Zuffi (Gianòñ).

[1] Si veda in proposito il «Quaderno dell’Irôla» n. 13 del   02.04.2021  dal titolo Filo, il calcio che più abbiamo amato, 2° Edizione: https://drive.google.com/file/d/1j-6JJROYSDEeN3YveNWs53ps0wc3JGN3/view?usp=sharing   

[2] Per chi vuole gustarsi il vecchio filmato di Lucio Leta (durata, circa 17 minuti), musiche di accompagnamento scelte da Robert Brunelli, questo è il link diretto: http://youtu.be/_z_R3Go90-E


[1] Si veda in proposito il «Quaderno dell’Irôla» n. 13 del   02.04.2021  dal titolo Filo, il calcio che più abbiamo amato, 2° Edizione: https://drive.google.com/file/d/1j-6JJROYSDEeN3YveNWs53ps0wc3JGN3/view?usp=sharing   

[2] Per chi vuole gustarsi il vecchio filmato di Lucio Leta (durata, circa 17 minuti), musiche di accompagnamento scelte da Robert Brunelli, questo è il link diretto: http://youtu.be/_z_R3Go90-E 


3 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie Agide, mi complimento con te per lo splendido video che ho avuto la fortuna di ammirare con grande trasporto. Sono passati tanti anni e tutti quei ragazzi che non ci sono più assieme a noi ti dicono che l'eroe sei tu e mon noi x averci fatto rivivere grazie a te ai figli di Galamini al Presidente Massimo una parentesi indimenticabile del tempo che fu, grazie ancora e saluti sinceri a tutti. pippi

Anonimo ha detto...

Mio Nonno mi parla sempre di quei momenti "Ciclone" Verterino Ferrucci mediano di classe!! Che emozione vedere filmati di quei tempi...spesso guardo assieme a lui alcune foto e si sfocia in aneddoti divertenti.
Mirko Ferrucci

Benny ha detto...

Come queste vecchie e sfuocate immagini, pure i ricordi sbiadiscono nel tempo, diventano sempre meno vividi, fino ad essere relegati nell’oblio più profondo, cerchiamo di evitarlo. Ripercorrere la propria storia, rivivere il proprio passato, ha un senso fondamentale per l’uomo ed è una forte emozione per chi ha vissuto quei tempi
Grazie Agide e grazie ai Galamini, per questa meritoria opera di esplorazione del passato.