Un video tratto da un filmato amatoriale d’epoca
di Agide Vandini
Il contenitore offre un paio d’ore di
immagini molto sfumate, purtroppo di scarsa nitidezza, vuoi per i mezzi e le
conoscenze di allora, vuoi per l’avvenuto deperimento delle pellicole, convertite in più volte, e forse un po’ alla buona, per renderle fruibili in
videocassetta e più tardi nel PC.
Va ricordato che in quegli anni le
riprese amatoriali venivano effettuate con modeste cineprese prive di zoom e di
automatismi che ne regolassero l’obiettivo. Le pellicole, in costose bobine della
durata di tre minuti e mezzo, una volta girate richiedevano lunghi tempi di
sviluppo, sicché erano solitamente riservate a grandi occasioni, come, gite,
cerimonie ecc. E’ perciò del tutto
normale che proprio questi ultimi siano i soggetti e gli avvenimenti ripresi con
fervore dal papà di Gianni e Carlo.
Nel susseguirsi delle immagini d'epoca ho comunque individuato alcuni frammenti di grande interesse:
testimonianze, ricordi di persone che nel frattempo abbiamo perso, personaggi assai
noti in paese.
Ho allora pensato a qualche accorta
selezione, da realizzarsi incollando alcuni frammenti, dotandola poi di adeguata
colonna sonora e di un paio di necessari sottotitoli. Ne è sortito questo primo video, della durata di
circa quattro minuti e mezzo, che metto volentieri a disposizione dei lettori
del blog.
***
Il filmato è composto da quattro frammenti girati in distinte occasioni; per ognuno di essi credo sia utile fornire qualche indicazione che sia d’aiuto nella visione.
00:00 / 03:07 Nell'ambito della bella ripresa dei lavori campestri, si succedono davanti all'obiettivo, in una trattativa che pare giungere a buon fine, il mediatore Pasotti Dino (e’ Murì) in camicia bianca, l’operatore Giovanni Montanari in maglia scura, indi il fattore della Campeggia Luigi (Gigì) Venturi, papà di Vilma, col cappello e la camicia a quadri, infine un altro fattore del luogo come Massimo Galamini, cappello bianco e giacca chiara. Gianni Galamini è il bimbo che salta e volteggia sul mucchio di fieno.
2 commenti:
Nonostante tutto, sono e resterenno dei bellissimi documenti di vita paesana, di quel Filo che non esiste più. Quanta nostalgia ! ! ! ! !
Ricevo dal ravennate Guido Tarozzi e pubblico volentieri col suo consenso:
""ciao Agide, veramente interessante; come ti ho detto mio padre aveva una impresa di lavori agricoli per conto terzi, diverse volte ho attraversato il passo della Anerina, con trattore e imballatrice, (condotto da un operaio) per lavorare nel filese. La pressa che si vede è "antesignana", azionata da un proprio motore (il trattore serve solo per avanzare), infatti non si nota il giunto cardanico che trasmette il moto rotatorio alla pressa, peccato non si legga il nome della ditta costruttrice, saluti""
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