Un Quaderno dell’Irôla
dedicato alla Mostra fotografica del 2007
di Agide Vandini
Lo stabilimento, come sappiamo, dopo
gli anni ‘60 fu notevolmente modificato per ammodernamenti e finì per essere totalmente abbattuto e ricostruito
un paio di decenni dopo.
Il “corpo” della mostra era in pratica
fornito da un album fotografico raccolto nel lontano 1961 dalle nostre scuole
elementari e gelosamente conservato dalla famiglia del maestro Ezechia Vistoli.
Erano foto scattate dagli alunni e dal
loro insegnante con una modesta Komet II, una macchinetta a quei tempi assai
popolare. Le immagini, non sempre nitide, erano poi state corredate dai ragazzi
di note, nonché di interessanti impressioni suscitate dall’ampio «mondo del mattone».
Una simile preziosa serie di testimonianze
del passato, consigliò, ai fini della rassegna, la trascrizione tal quale di testi
e didascalie, con pochissime integrazioni; vi si apportarono appena una
necessaria introduzione ed un commento finale, con l’aggiunta di qualche ulteriore
immagine d’epoca.
Oggi, come 14 anni fa, quella rassegna
di foto e di testi permette la piacevole rivisitazione del vecchio stabilimento,
prima che fosse cancellato dal progresso e dalle nuove tecnologie. Scorrendo le
pagine dell’album colpiscono in particolare alcuni aspetti di quella ricerca
scolastica: l’accuratezza della visita, la completezza del racconto per
immagini, il lodevole intento educativo del maestro, l’attenzione al
territorio, la diligenza e lo spiccato interesse dei ragazzi verso il complesso
ciclo produttivo, le puntuali annotazioni che riflettevano, con sincerità e
realismo, le condizioni di vita e di lavoro del tempo.
Ricordo con piacere la grande emozione
suscitata dalla mostra del 2007 negli anziani fornaciai incuriositi dall’inattesa
rassegna.
Nel rivivere le immagini di tanti anni
prima, nel rivedere, così com’era, l'antica fabbrica basata su processi in gran
parte manuali, sotto il tendone della
mostra fluiva immediato e spontaneo in molti anziani il ricordo delle loro
fatiche, della grande cura, attenzione e forza fisica che all’epoca veniva loro
richiesta in ogni reparto.
Quanta emozione…
Assieme agli occhi sfavillanti di vecchi
fuochisti, carrelliste, lavoranti e scariolanti, al fluire sempre più fitto di aneddoti e
ricordi lontani, nei giorni della mostra pareva riecheggiare di nuovo il «su e
giù» dei cigolanti carretti colmi d'argilla e riprendere vita modesti e
rudimentali attrezzi, i visi ed i sorrisi dei compagni di lavoro di un tempo,
gran parte dei quali già lasciati per strada.
A tratti, dietro le pareti dei
pannelli, pareva udirsi ancora il sibilo prolungato della sirena, quel suono deciso
e quasi solenne disperso nel tempo, eppure ancora tanto presente nel cuore dei
filesi. Quell’ululato così caratteristico, negli anni del dopoguerra, ci raggiungeva
più volte al giorno in ogni borgata sparsa del paese, intenso e inesorabile, e scandiva pressoché in ogni casa i ritmi di
vita degli abitanti.
Era un grande orologio, insomma, con
lancette sonore che regolavano tempi ed abitudini di ognuno di noi. A mezzodì e
al tramonto, la sirena dla furnéša
pareva avere note persino festose nell’annunciare il desiderato ritorno a casa
di un nostro familiare, sia pure per una breve e fuggevole pausa, o per qualche
ora di meritato riposo.
Credo e mi auguro che le immagini di
questa mostra, a mezzo secolo di distanza dalla meritevole visita dei ragazzi
di «Zachìa», possano risultare ancora gradite a coloro che hanno a cuore
luoghi, persone, simboli della nostra memoria e quel grande patrimonio di
valori ed esperienze di cui sono testimonianza.
Come per tutti i Quaderni dell’Irôla pubblicati in precedenza, la visualizzazione ed
anche il download del file sono di libero accesso, sicché, chi lo desidera, può
stampare, fascicolare e conservare su carta ed a proprio piacimento, tutta la preziosa
Mostra[1].
Il link per l’accesso al nuovo
file.pdf è il seguente:
https://drive.google.com/file/d/1McG0lj11pWKOmmVnTHof1cdvoWYdJyt8/view?usp=sharing
[1] A commento della
Mostra 2007 è presente sul blog (settembre 2007), il mio articolo a suo tempo
scritto per Gentes-Alfonsine, suppl.
mens."sabato sera" Bassa Romagna n. 10, settembre 2007, p. 20.
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