Il campionato di Bologna ed Inter
Visti dal Filese e da Romano
Saccani Vezzani
A
sei giornate dalla fine del campionato certi verdetti, come altrettante stampe
nella vaschetta del fotografo, stanno pian piano mostrando le loro forme e sembianze.
L’assegnazione dello scudetto, i posti prestigiosi nelle coppe europee, le
squadre in odore di retrocessione sembrano ormai delinearsi con contorni sempre
più chiari. Soltanto la lotta per non precipitare in serie B pare aver rimasto
qualche concreta possibilità di modificarsi, ma questo più che altro a causa
delle penalizzazioni iniziali subite dal Siena.
Il
punto conquistato a Palermo dal Bologna, con pieno merito e senza i suoi due
giocatori migliori, ha significato moltissimo per il suo campionato e per gli
obiettivi dichiarati. Il Palermo doveva svegliarsi ben prima di domenica scorsa
e se non l’ha fatto, sono poi problemi suoi, ossia di una vulcanica quanto
capricciosa dirigenza e proprietà. Stessa cosa dicasi del Genoa, altra squadra
fortemente impelagata, con una classifica non corrispondente al pingue organico.
Come sempre, se le partite si giocassero in un confronto fra valori virtuali, i
verdetti sarebbero diversi, ma questo è il calcio, una realtà fortunatamente
dipendente anche da importanti valori agonistici ed umani, anche se di ciò i
media sembrano non rendersi perfettamente conto.
Comunque,
dal momento in cui Pioli è riuscito a dare alla squadra un’identità precisa,
sia tattica che agonistica, il Bologna, pur nella sua modestia di base, ha
innestato una marcia da mezza classifica che dovrebbe ora consentirgli di
finire il campionato con grande serenità e dignità.
L’Inter,
l’altra squadra che gode delle attenzioni del nostro Romano, è riuscita a
prendere due pappine anche dal vagabondo Cagliari (che si è salvato ormai senza
casa e col presidente in galera), a dimostrazione di una povertà tecnica che
chi scrive ha segnalato da tempo. Stupiva la sua classifica di qualche
settimana fa, non quella di adesso, pur condizionata dai molti infortuni (colpa
soltanto del destino cinico e baro?) nonché di qualche errore arbitrale; due
aspetti che certamente accentuano, ma che non possono aver determinato in
assoluto una crisi simile. E’ un’Inter
che, ad un occhio esterno, appare decisamente da rifondare. Prima lo si capirà
e meglio sarà per chi ama quei colori. Forse però la domanda giusta che gli interisti
devono farsi è la seguente: non è che a Moratti convenga decisamente far finta di non
capire?... (Il filese)
(cliccare sulle immegini per vederle a grandezza video)
Palermo - Bologna 1 - 1
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Cagliari – Inter 2 -0
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