La campagna elettorale
Vista da Romano Saccani Vezzani
 
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Nella
matita di Romano finiscono stavolta i temi eccelsi, si fa per dire, di una
campagna elettorale che in questi giorni frastorna la vita e la mente degli
italiani.
Fra
alterchi, polveroni e specchietti per le allodole si avvicina la data
fatidica delle scelte personali, quelle che culmineranno nel tanto auspicato
rinnovo del Parlamento della nazione.
Purtroppo
tutto questo avviene fra scoppiettanti promesse da marinaio e mentre riecheggiano
vecchi vizi e scandali di una schiera di politici che ogni giorno perde credibilità,
al punto che, molti di noi sceglieranno non tanto i più affidabili quanto i
meno pericolosi...
Sono
ben lontani, ahimè, i tempi in cui si aveva un sacro rispetto e
considerazione per la “puletica”,
per un’”idea” da portare avanti per il bene di tutti e per la quale si sacrificava
talvolta se stessi, la propria famiglia, la propria vita.
Oggi
siamo costretti ad assistere a continui trasformismi, a gaffes che ci espongono al ridicolo, a coup de theatre e starnazzi da cortile, attraverso i quali ognuno
spera di addormentare, al solito, un popolo che troppe volte, nel passato
prossimo come in quello remoto, si è lasciato affascinare da mode, presunte
novità, favole, lustrini, ricchi premi e cotillons.
Comunque
vada, io credo che le vere ricette per uscire dalla crisi in cui ci siamo
cacciati le conosceremo, e amaramente, dopo le elezioni, quando finalmente ci
accorgeremo di essere usciti dall’Orto del Miracoli...
(Il filese)
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