domenica 3 agosto 2008

Dal «forumrossoblù»: intervista a «Il Filese»


di Agide Vandini


Scrive da pochi mesi sul forumrossoblu col nomignolo di jacquesdemolay. La sua specialità è quella delle interviste ai personaggi più in vista del forum. «Il Filese», considerato fra questi, ha avuto recentemente il suo momento di notorietà, dopo essersi disimpegnato a fatica di fronte a domande ficcanti, intelligenti, intese a scavare ed a svelare, in poche righe, il carattere e la personalità del forumista.

Ecco allora, visti gli accenni anche al luogo natio, a beneficio dei lettori di questo blog, cosa ne è uscito fuori. E’ un’intervista che ha avuto notevole apprezzamento e che, forse, a qualcuno che non frequenta la comunità di tifosi, un tipico “bar sport virtuale”, farà piacere leggere.


Incalzato dai bene informati, foraggiato dai potenti del forum, pungolato dai controinformatori della rete, mi sono deciso. Il mio obiettivo di fine luglio doveva essere il boss, l'autorevole e rispettato «Il Filese». Per rintracciarlo, vi assicuro, ho sudato sette... t-shirt.

Ehehhé, ma ti rendi conto? Per giungere qua nel cuore delle vecchie paludi ci vogliono ore a dorso di mulo, o di barca a fondo piatto. E’ una fortuna per te aver sudato appena sette magliette…


1) Esimio «Il Filese», il suo nick evoca le lucenti atmosfere del Gattopardo. Anche lei è un nobile rispettato dagli Appennini alle Ande, come Il Duca?[1]

Macchè nobile, discendo da una famiglia di contadini filesi, vissuta ai confini della Romagna per tantissime generazioni (sicuramente da metà ‘500…). E’ così del resto che mi piacerebbe essere, ma sono, come raccontava di sé Guccini, in famiglia “il primo che ha studiato…”. Mi son ritrovato a condurre, quasi senza accorgermene, la vita affascinante, forse troppo movimentata del dirigente aziendale, un’esperienza ricchissima nel campo economico amministrativo, a cui ho messo fine nel 2001. Proprio allora, nel dedicarmi finalmente alle mie passioni (calcio, storia e folclore locale) ho conosciuto questo forum fatto di gente come me, innamorata del Bologna. Non l’ho lasciato più.


2) I suoi pacati interventi sul forum hanno fatto scuola. Saggezza ed educazione sono uno slogan o valgono ancora?

Saggezza ed educazione discendono in parte dal carattere, in parte dall’esperienza di ognuno di noi. E’ un modo di esprimersi che cerca di tener conto delle opinioni altrui. D’altronde per me parlare di calcio è un piacere. Il calcio, lo sport è il vivo ricordo di mio padre, del suo Bologna e dei grandi campioni che amava. Partiva da Filo in bicicletta negli anni ‘30, andava a dormire dagli zii a Bologna e poi andava a vedersi Schiavio, Biavati, Andreolo e prima ancora Fedullo e Reguzzoni. Tornava in paese e tentava di giocare coi coetanei con una balla di stracci al posto del pallone. Non esisteva il “tifo contro” per lui, il calcio era poesia, estetica, competizione corretta, quasi un modo, direi, di evitare anche le guerre. Forse era una concezione fin troppo olimpica della vita, ma in quello spirito mi sono sempre riconosciuto. Perderlo o misconoscerlo sarebbe per me come rinnegare tutta la mia passione di sportivo e di tifoso.


3) Dall'alto della sua lungimiranza, cosa manca a questo forum per diventare ancora più prestigioso?

Il forum diventa ogni giorno più prestigioso, accoglie persone di ogni genere, e la qualità degli interventi si eleva sempre. Qualche volta cerco di dribblare certi argomenti scabrosi, alla maniera del nostro Renna (detto il Garrincha dei poveri), anche perché è difficile poter dire sempre fino in fondo il proprio parere senza urtare qualcun altro. Ecco, per migliorare ci vorrebbe a volte più tolleranza, evitare gli atteggiamenti di chi si sente la verità in tasca e pensare che un po’ di ragione possono averla tutti. Ma è un eccesso da cui devo stare attento io per primo.


4) Qual è stato il suo momento più emozionante allo stadio?

Ah qui è dura fare una classifica. Emozioni ne ho provate tante, ma se vado a scavare nella memoria, c’è una partita che mi emozionò tantissimo, nei primi anni che venivo a Bologna dagli zii. Fu in questa partita qui:

1318. Serie A, ottava giornata
Bologna, 15 novembre 1959
BOLOGNA-JUVENTUS 3-2
Reti: Charles 2 (J), Pivatelli 2, 1 rig. (B), Pascutti (B).

Avevo 14 anni allora e, su consiglio dello zio che ci accompagnava, andai allo stadio in curva S.Luca due o tre ore prima della partita.C’era già tanta gente. Piovve a dirotto prima e durante l’incontro che intravidi fra gli ombrelli che si muovevano in continuazione. Ricordo John Charles ed il tremendo sgambetto che gli fece il nostro uruguaiano De Marco. Andò a dargli la mano per rialzarsi, ma Long John, famoso per la correttezza, la rifiutò. Il pubblico ammutolì. Passarono pochi minuti, Charles si pentì, attraversò tutto il campo, andò incontro a De Marco, lo girò verso di sé e gli diede apertamente la mano. Il pubblico non finiva più di applaudire. Un gran 3 a 2, goals bellissimi, tornai a casa in visibilio.


5) C'è stato un libro, un luogo, un calciatore che le ha fatto letteralmente sobbalzare il cuore?

Libri: tanti, diciamo soprattutto i capolavori di Steinbeck, di cui sto rileggendo in questi giorni, e per l’ennesima volta, La Valle dell’Eden. Luoghi? Potrei dire Parigi che mi affascina sempre, ma io sono un bucolico e dico Sardegna, Orgosolo. Sì mi ha anche fatto sobbalzare il cuore quando ho visto i buchi dei pallettoni piantati nel cartello stradale…


6) «Maigoduto» o «trombatore» regolare? O DC? Ma secondo lei i «maigoduti» sono di destra e i «trombatori» di sinistra o viceversa?[2]

DC, no di sicuro, mi riconosco nel riformismo di centro-sinistra. Non amo i radicalismi.

Trombatore regolare sicuramente, con e senza metafore. Secondo me c’è un «maigodutismo» di destra ed uno di sinistra che si accompagnano di solito all’estremismo delle idee. Quando si chiede molto, e forse troppo, è facile sentirsi scontenti.


7) Come si fa a crescere un pargoletto spiegandogli che nella sfera del Bene c'è il Bologna e in quella del Male ci sono le altre squadre, eccetto una o due simpatie per non belligeranti creature minori?

Io ci sono riuscito. I miei due figli sono ancor più tifosi di me. Come? Dicendo loro che non è la Vittoria che conta, ma l’Appartenenza, l’Orgoglio di una grande città e regione, raccontando loro la storia del Bologna, quella che mi raccontava mio padre. Se ha fatto innamorare me, perché non doveva fare altrettanto coi miei pargoli?


8) Domanda davvero tecnica: per noi che non abbiamo mai visto il Bologna dello scudetto, per farci capire, a quali giocatori attuali si potrebbero paragonare le vecchie glorie del '64, come modo di giocare? Bulgarelli-De Rossi, per intenderci?

Questa non è una risposta facile, data la gran differenza di sistema di gioco. Proviamo:

Negri - portiere molto completo, forte fra i pali ma anche nelle uscite / Buffon?

Furlanis – prima mediano incontrista, poi terzino, marcatore a uomo implacabile / Cordoba

Pavinato – terzino abile nelle sgroppate in avanti / Zambrotta?

Tumburus – Prima mediano, poi stopper, molto aitante, buon piede / Mexes?

Janich – prima marcatore, poi libero, gran fisico /Samuel - Materazzi

Fogli – gracile, classe sopraffina / Pirlo

Perani - ala tornante molto tecnica /Marchionni

Bulgarelli – prima mezzala avanzata poi arretrata, un piccolo Schiaffino / De Rossi ci sta

Nielsen – flemmatico, talvolta poco partecipe, ma capace di buttarla dentro / Torres?

Haller – forza, fantasia, classe, il migliore / Totti

Pascutti – Volontà, astuzia costanza, sempre lì a provare a far gol / Inzaghi


9) Che atmosfera si respirava al Dall'Ara negli anni '60, '70 e '80? Ci sono differenze e analogie con oggi? Si «maigodeva» anche allora?

Si «maigodeva» sì, e come no? Forse, se si potesse tornare indietro si godrebbe tutti un po’ di più…


10) Per il Centenario della nostra squadra del cuore, cosa le allargherebbe il cuore e il sorriso?

Mi piacerebbero un paio di cose:

  1. Un torneo prestigioso organizzato a Bologna con grandi squadre e col conferimento di medaglie ricordo a tutte le nostre vecchie glorie.
  2. Una partita della Nazionale a Bologna in onore dei suoi 100 anni. Sarebbe anche ora.

Grazie davvero, rispettosamente.

Grazie a te e a tutti coloro che da anni mi seguono con tanta pazienza ed affetto.


[1] Altro noto e simpatico forumista rossoblu.

[2] «Maigoduti» e «Trombatori» sono fazioni che si fronteggiano da anni sul www.forumrossoblu.org. La prima è composta dagli eterni insoddisfatti, la seconda da coloro che pensano positivo anche dopo le delusioni più cocenti.

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