domenica 24 maggio 2015

Un secolo fa, il 24 maggio 1915



L’Italia nella Grande Guerra
di Agide Vandini e Beniamino Carlotti


Nella ricorrenza del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, Beniamino Carlotti ci ha mandato un breve ma sentito messaggio di commemorazione, segnalando al nostro blog il suo encomiabile e toccante lavoro, un video molto bello che da tempo ha affidato al web, interamente dedicato ai caduti filesi di quello scontro crudele e cruento che per anni infiammò e cambiò l’Europa.
Il video, il cui link trovate al termine delle sue note, ci propone i nomi e le immagini disponibili dei nostri caduti, cercati per anni e raccolti con cura. Ha in sottofondo l’Inno del Piave ed una lettura d’epoca del vibrante Bollettino della Vittoria  dello stesso generale Armando Diaz del  4 Novembre 1918, parole ancora presenti in qualche edificio pubblico in lapidi enormi, in lettere d’ottone che nel celebre ed emozionante finale annunciano: “I resti di quello che fu uno dei più grandi eserciti della storia risalgono ora in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Firmato Diaz”.
Questo stesso bollettino era affisso anche in un muro esterno delle scuole filesi che stavano a fianco della chiesa (oggi giardino dell’ex Asilo Parrocchiale)  assieme ai nomi dei nostri caduti, scuole rase al suolo dai bombardamenti dell’aprile 1945, nomi  persi per anni fino al paziente lavoro di raccolta di Beniamino e di altri ricercatori come Egidio Checcoli, Vanni Geminiani e il sottoscritto.
Filo ricorda con riconoscenza e devozione quei nomi e quel sacrificio di sangue in una strada periferica (Via 24 maggio) e soprattutto nel Monumento dedicato nel 1955 ai “Caduti di tutte le Guerre” (a.v.).

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La Prima guerra mondiale (1915-1918), costituisce uno di quegli eventi che hanno cambiato la storia d’Europa e di tutti i paesi che ne  furono coinvolti e segnò indelebilmente il destino d’ Italia e del suo popolo.
Quattro anni e tre mesi durò il conflitto, vi furono  ben  10 milioni di morti e 21 milioni di feriti, coinvolgendo in Italia quasi 6 milioni di combattenti. I caduti, furono 680.000, per lo più giovani soldati, un’intera generazione andò perduta. 
Ancora oggi, soprattutto nelle piccole comunità paesane, è ancora molto forte e diffusa la memoria di quei tragici eventi e dello straziante dolore provato dalle famiglie dei caduti,  trasmesso poi alle generazioni successive.  
Ricorrendo oggi il centenario dell'entrata in guerra del nostro paese,  a modo mio e con molta umiltà, vorrei ricordare e  commemorare i caduti di Filo, minuscolo paese della Bassa Romagna, affinché non si perda memoria del loro supremo sacrificio,  compiuto nel nome della patria.




Questo il link dello slideshow inserito su You Tube:
                   




24 maggio 21015                                                                Beniamino Carlotti

1 commento:

Unknown ha detto...

Sentire la musica, e leggere tutti quei nomi cosi' famigliari fa un certo effetto. Sono tutti nomi e cognomi che conosco , nomi comuni dalle nostre parti che con il passare di generazioni hanno continuato ad esistere.Beniamino,lodevole il lavoro svolto, complimenti ed un caro saluto da
pippi

P.S
Spero ti ricordi dime, io si Ciao