La riapparizione del Berlusca
Vista da Romano Saccani Vezzani
Un ghost, ch’ut chéva e’ gost ...
[Un
fantasma che ti toglie il gusto]
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Un
fantasma è riapparso sui cieli d’Italia.
Da
un po’ se ne sentivano le avvisaglie. Nell’aere e negli angoli più bui
serpeggiavano da tempo strani odori e rumori. Scricchiolii, trascinamenti di
catene notturne, oscure presenze qua e là. Si era percepita una certa
accentuazione dei fenomeni allorché il giovane guardiano del castello, all’epoca
scelto con tanta cura, non riusciva più a tener lontani certi curiosi e
facinorosi che, ahimè, avevano addirittura la pretesa di interessarsi del
bene comune, anziché delle immense fortune e del discutibile stile di vita
del trapassato.
Quando
poi il canuto Professore, chiamato da un preoccupatissimo Capo di Stato al
capezzale di un Bel Paese in ginocchio, stava ormai riconquistando quella
fiducia dei mercati e del mondo che un anno fa pareva persa, tacchete... Il
fantasma, l’Entità Soprannaturale che non ne poteva più di starsene sui carboni
ardenti, è riapparsa su questa terra lasciandosi alle spalle gli immensi
spazi siderali. Mica poteva lasciare l’Italia in mano a certa gente...
Questo
sembrano dirci oggi le matite colorate di Romano, ma basta guardare il ghigno
e la rabbia del nano per aspettarci, nelle prossime settimane, nuove
mirabolanti sorprese.(Il filese)
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