Divertiamoci con una vignetta e
una poesia dialettale
di Angelo Minguzzi e Orazio Pezzi
Due siluri sul Vesuvio
(dello iuventino Ãnžul d Zižarõ d Mašìra)
16-12-12: Napoli-Bologna 2-3 / 19-12-12:
Napoli-Bologna 1-2
Si parla del 21 dicembre 2012 come
giorno fatidico,
ma non avevano fatto i conti con Noi e
con San Pietro.
Pane e Olio - E’ mond l’è finì
di Orazio Pezzi
Da clêtra pêrt tọt i’è pasé
San Pìr e’ sta so int la pôrta
E un n’in pò piò fôrza ‘d cuntê.
Finalment l’ariva i ùltum
Che pu i è qui ad Fìl
Mo la conta la n rišulta
U i a mènca incora quicadòñ.
«Ah - e’ fa San Pìr - sèmpar i
sòlit,
I è qui dla Banda de’ Zlê
Mo par ló a farò un’eceziòñ
Ló, in Paradìš, i j éra ža,
Elóra, ch’ui vegna un cólp, a i
lës a là...
Par ló adès la sarà dura
con tọt quèl che u i srà da fê.
T’é voja ad còrar e ‘d zirê in
tònd...
Mo, al sö, a ló gnit u i fa
paura,
i à sfidê la fẹñ de’ mònd,
nẽca i Maya i s’è duvu inchinê
a sti sugnadùr da l’ãnma pura.
E pu, e’ mi Signór e tot i su
Séñt,
i n’à gnẽca e’ séns dl’amšura...
Mo, ch’ui végna un azidéñt,
I à fàt una fësta adiritura...»
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Pare che la fine del mondo sia stata rimandata. Forse non del tutto, visti i cataclisma avvenuti negli ultimi giorni sotto il Vesuvio, con due vittorie strabilianti del Bologna.
Ad Ãnžul
d Zižarõ d Mašìra, l’amico e poeta dialettale Angelo Minguzzi, già noto ai
lettori di questo blog, ho perdonato da tempo il torto d’esser cresciuto
iuventino, sicché ieri mi ha mandato la bella vignetta che vedete a fianco con
questa motivazione: «L'idea mi piaceva, mi sono anche complimentato con me
stesso: le 2 torri [che fosse un segno del destino? anche i gol - come le
vittorie in pochi giorni - sono 2] piantate sul Vesuvio che sputa fuoco,
inutilmente...»
Da bianconero ci tiene però dire che, vuol
soltanto spronare il Bologna a sfogarsi, nella speranza che la bella ispirazione
gli passi prima di incontrare la Juve...
Divertentissima poi la poesia composta
per l’occasione da Orazio, amico e compagno nella favolosa Banda del gelato
alla Fragola: una vera chicca natalizia.
Che dire a questo punto? Poveri
Maya... (a.v.)
Pane e Olio - Il mondo è finito
di Orazio Pezzi
Dall’altra
parte tutti son passati
San
Pietro che sta sulla porta
Non
ne può più a forza di contare.
Finalmente
arrivano gli ultimi
Che
poi son quelli di Filo
Ma
il conto non torna
Manca
ancora qualcuno.
«Ah
- dice San Pietro - sempre i soliti,
Son
quelli della Banda del Gelato
Ma
per loro farò un’eccezione
Loro,
in Paradiso, c’erano già,
Allora,
accidentaccio, li lascio là...
Per
loro adesso sarà dura
con tutto quel che ci sarà da fare.
Hai
voglia correre e girare in tondo...
Ma,
lo so, a loro nulla fa paura,
hanno
sfidato la fine del mondo,
anche
i Maya si son dovuti inchinare
a
questi sognatori dall’anima pura.
E
poi, Signore mio e tutti i vostri Santi,
non hanno proprio il senso della misura
Perché, accidenti a loro,
hanno
fatto festa addirittura...»
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