L’annuale ritrovo della Vecchia «Banda del Gelato alla Fragola»
di Agide Vandini
La poesia di Orazio Pezzi
I Menù del «Cavallino Bianco»
Osvaldo, Roberto R. e Agide
La compilaton
| L’appuntamento era fissato per sabato 18 settembre e presso l’accogliente ristorante filese «Il Cavallino Bianco». La Vecchia Banda, la cui storia si può leggere in questo blog in un servizio di qualche anno fa[1], si è così ancora una volta gettata nella mischia e lo ha fatto fra i sapori d’alta cucina proposti da Davide e Nadia Cervellati. Come d’abitudine una riconoscente rosa rossa è stata offerta alle gentili signore, e il sottoscritto, organizzatore d’occasione con la dolce Diana, si è assunto l’onore ed onere (al solito), dell’intrattenimento musicale. Sorprendente novità per gli impavidi timpani della «Band» è stata l’introduzione alla bella festa con una inedita performance di Gigi de’ Fràb al saxofono. La scoperta intenzione (lodevole almeno quella …), era di ricreare ovattate atmosfere da «festino» o da vecchio juke-box con una scelta mirata di brani d’annata (e da pelle d’oca). Qualche effetto deve averlo prodotto se è vero che di tanto in tanto si son viste spuntare facce minacciose dalle sale vicine, per fortuna coinvolte e scoraggiate dall’allegria generale, un contagio che a fine pranzo ha apertamente furoreggiato per via dei canti e schiamazzi accompagnati alla chitarra dal solito e imperterrito Gigi de’ Fràb … Nella piccola galleria fotografica raccolta a fianco trovano perciò spazio gli splendidi menù di casa, l’ambiziosa compilation e alcune immagini di noi tutti, vecchi amici « del cuore». Proprio così ci ha felicemente definiti Orazio nella bella poesia dedicata alla Band, una composizione che ci onora e che meritava una cartolina speciale in «Technicolor» distribuita ai partecipanti (prima immagine in alto a sinistra). Ma per capire chi siamo davvero ( e da dove veniamo …) sarà forse il caso di riproporre qui la Banda di’ Cuciarùl, la vecchia e scanzonata Ballata di Gigi de’ Fràb, scritta qualche anno fa, in parte sull’aria di «Fanfulla da Lodi». Vi si leggerà di un antefatto datato circa quattro secoli addietro, al punto che tante cose, a cominciare dalla nostra storia paesana, si capiranno un po’ meglio, fatto salvo uno spirito goliardico che non ci ha ancora abbandonati …. Alla prossima.
Cliccare sulle foto per vederle ingrandite | Gigi de’ Fràb al sax
Tutti a tavola
Musica a gogo
Visi soddisfatti
Alìgar tabèc… |
La banda di’ cuciarùl
(Prima metà del XVII secolo, Agilulfus ex Filus, antenato di Gigi de’ Fràb che la riprese nel 2005)
Accordi per chitarra: Strofe (sull’aria di «Fanfulla da Lodi»): DO/SOL7/DO;
Ritornelli: FA/DO/FA/SOL/DO
Breve cenno storico sulle Chiaviche Paoline di Filo
[1] 10 ottobre 2007: questo il link diretto: http://filese.blogspot.com/2007/10/una-bella-festa-per-la-banda-del-gelato.html
[2] La storia narrata in questa ballata e' tratta da una pergamena medievale di autore sconosciuto (!?!), rinvenuta casualmente in una biblioteca della Romagna. La vicenda, che ha subìto non pochi rimaneggiamenti poetico - musicali, pare sia realmente accaduta (!?!) a Filo, luogo della bassa emiliano - romagnola. Luoghi e personaggi del testo appaiono in molti casi collegabili a realtà a noi vicine (si direbbe fin quasi familiari), al punto che, se si vuol credere nella reincarnazione, si può pensare ad una storia iniziata tanti anni fa...
[3] Per maggiori dettagli ed approfondimenti si veda in A.Vandini, Filo la nostra terra, Faenza, Edit, 2004, pp. 225-230.
Nessun commento:
Posta un commento