mercoledì 4 aprile 2018

Indice 2007-2017 : C’era una volta


C’era una volta - Annate: 2007-2017

Articoli del blog dedicati al folclore, alla gente, alle usanze, al dialetto,  ai personaggi del territorio


Data – Titolo dell’articolo / Autore / Contenuto / Link per l’accesso diretto

Dietro qualche vecchia foto:
13.09.07 - L’album della vecchia fornace - a.v. - Note sulla mostra di foto del 1961 della fornace abbattuta.-
01.03.08 - Una foto una storia (1) - a.v. - Amilcare Ricci, Salonicco 1944
30.03.08 - Una foto, una storia (2) - a.v. - La vecchia marmora delle valli, ricordi e vicende storiche.
26.05.08 - Una foto una storia (3) - a.v. - Foto di famiglia datata 1915 con la bisnonna Lucia Bergamini (Luzijna)
03.08.08 - Una foto, una storia (3bis) - a.v. - Donne tornano dalla pompa al Baruffino. Anni ’40.
15.09.08 - Una foto una storia (4) - a.v. - Quelle partite di calcio sull’aia…
29.10.08 - Cinquant’anni fa una gita scolastica -       a.v. - Correva l’indimenticabile anno 1958
25.05.09 – Una foto, una storia (4bis) - a.v. - Silvano Rossi sulle ginocchia di Uber Bacilieri (1956).
28.07.09 – Una foto, una storia (5) – a.v. -  Filo, 1949, si manifesta per la pace
27.02.10 – Foto preziose d’altri tempi - a.v. - Tre chicche dall’album di famiglia
10.04.10 – I primi anni ’60 in tre foto di scuola - Daniele Alberti - Dall’album dei ricordi  
09.05.10 -  Gioventù filese nella golena del Po - a.v. - Come ci si divertiva oltre mezzo secolo fa
24.02.17 - Una foto una storia (6) – a.v. - La famiglia della ‘Medéa


Ricerche e Ricordi:
04.10.07 - Cultura, tradizione e storia di una famiglia filese - B. Carlotti - I Vandini (Garušlir), vecchia famiglia di Filo.
03.08.09 – Com’era il mio paese – a.v. e Vittoria Corelli - Ricordi di un tempo e di una infanzia felice
11.08.09 – L’aqua bóna de’ Trumbòñ -  a.v. e Orazio Pezzi - Storia e poesia intorno alla vecchia fonte filese
18.08.09 – Filo, via Chiesa nel primo ‘900 - a.v.  - Note intorno a foto panoramiche e cartoline d’epoca
14.09.09 – Quando la spiaggia era Casalborsetti… - a.v. - Quando ci si ritrovava al mare a due passi da casa.
11.11.09 – Ricordando il tempo delle bietole – a.v. - Il vecchio zuccherificio di San Biagio d’Argenta.
27.07.10 – Una favolosa giornata… - Sofia Naponiello  - Coi miei zii sul fiume Rabbi
26.09.10 – Insieme ancora una volta …- a.v. - L’annuale ritrovo della Vecchia «Banda del Gelato alla Fragola»
01.03.11 -  A Filo tornano le corse in bicicletta… - a.v. - Un’iniziativa de’ “Il cavallino bianco”
25.11.11 – Amarcord a Giovecca di Lugo …- a.v. - Un simpatico ritorno alla pizzeria «Happy Valley»
29.02.12 – Ti ricordi il tuo vecchio paese? – a.v. – Storia e Geogr. Territorio –   Com’era il Borgo Maggiore di Filo
05.07.12 – Quando furoreggiava il circo Bidoni...- a.v. - C’era una volta – Guardando una rara foto dei primi anni Quaranta
07.02.13 - Filo, l’asilo e Don Jušèf... – a.v.  e Vanni Geminiani - Un ricordo degli anni del dopoguerra e del nostro parroco nel 60° della morte
16.03.13 - Quando a Filo si andava a teatro...  – a.v. - Storie e foto - ricordo di vecchie compagnie di attori filesi (1)
26.03.13 - Il teatro nel primo 900 a Filo – a.v. - Storie e foto - ricordo di vecchie compagnie di attori filesi (2)
30.07.13 – I vecchi tempi della Vinzinzona – a.v. – Alcune foto e documenti, un paio aneddoti e tanti ricordi
24.09.13 -  Calimero, Maramaldo e un Amaracord –a v. – I tempi della battaglia col Frampùl
23.12.15 - Letterona di Natale - Amarcord filese dedicato al Palazzone di Aderitto Geminiani
06.03.2016 A scuola nel dopoguerra – Amarcord filese  di Aderitto Geminiani
20.08.2016 La storia di Franco dla Minghina - a.v. - Un milanese col cuore e le radici a Filo
18.03.2017 Feste e tempi lontani – a.v. - Com’eravamo: divertimenti e Feste dell’Unità negli Anni ‘50

Personaggi:
28.10.07 - Cömo - a.v. - Ricordo del narratore e intrattenitore filese Ricci Maccarini Mario (Cömo)
21.11.07 - Don Lolli cappellano - a.v. - il grande sacerdote a Filo, ai primi del ‘900
07.12.07 - Martin- a.v. - Ricordo del narratore filese Martin (Ezio Natali,1908-1936)
17.01.11 –  Un’immagine inedita di Martìñ… -  a.v.  – Una bella e preziosa foto anni ’20 del personaggio.
07.03.08 - Le «mondine di Filo» e i loro canti - a.v. - Le lotte, le canzoni, il coro che portò il nome di Maria Margotti
12.04.08 - Addio a Suor Giulia - a.v. -           Ricordo di Suor Giulia Giulietti, la nostra suora più amata.

Dedicati a Giovannino Tarozzi:
13.01.09 – Il filese d’acciaio… - a.v. –Giovannino Tarozzi l’uomo dei bagni di Capodanno.
26.09.09 – La lunga marcia di Giovannino -  a.v. - La tentata incredibile impresa di Giovannino Tarozzi
02.01.10 –  Quel picchiatello di nome Giovannino… -  a.v.  –Bagno di Capodanno e non solo, nelle acque dell’Adriatico.
13.08.12 – Ciao vecchio Johnny... - a.v.  -  Attualità filese – Se n’è andato un carissimo amico
14.08.12 – Ciao caro vecchio amico – Beniamino Carlotti - Attualità filese – In ricordo di Giovannino Tarozzi 
13.01.14 – Omaggio di Capodanno a Giovannino   - a.v. – Un mazzo di fiori per un vecchio amico
01.01.17 - Nel giorno del vecchio Johnny – a.v. - Vecchi amici del Biliardo al Bar Centrale

15.07.09 – I nuveñt’èn de’ Schéz  - a.v. e B. Carlotti - I novant’anni di Elio Brunelli.
21.09.09 – Ciao, caro, indimenticabile Vašio - a.v. –Se ne è andato un amico
02.11.09 – Gonippo, il Dottor Fiorentini e i tempi dell’Asiatica – a.v. - A proposito dell’influenza.
04.12.09 – La storia di Pépo -            a.v. -  I ricordi di naia di Giuseppe Taroni
05.02.10 – Una carpa da brividi… - Gabriele Andraghetti . – A j ò tiràt sò una göba da incurnišê…
08.03.10 -  Una famiglia di musicisti che veniva da Filo -  a.v. e B.Carlotti  Personaggi filesi   L’orchestra Coatti nel folclore romagnolo
01.05.10 – Gelati che passione …-  a.v. e B.Carlotti  –La bella storia di Cianì, gelataio filese
15.05.10 – La simpatia innata di Sintòñ-  a.v.  –Un personaggio filese da non dimenticare
06.11.10 – Dedicato a Paolo Barabani …-  a.v.  – L’uomo, piccole e grandi cose intorno all’amico e cantautore filese
16.05.11 – I trascorsi filesi di Ziridöni-  a.v.  – Nuovi spunti e documenti sul noto personaggio
Monografie:
Loris Rambelli, Paesaggio con figure (32 pagine): http://www.scribd.com/doc/55540319
Giovanna Righini Ricci, Ziridöni (4 pagine): http://www.scribd.com/doc/55351186
Agide Vandini, I trascorsi filesi di Ziridöni (10 pagine): http://www.scribd.com/doc/55543424

23.11.15 - Tugnàz dla Garušla- a.v. - Una forza della natura, un mito della campagna filese

Dialetto, usanze tradizioni:
03.12.07 - Quando a Filo si pregava in dialetto… - Luciana Belletti -           Rievocazione di una vecchia preghiera popolare
18.12.07 - E’ zöch d’Nadêl - B. Carlotti - Rievocazione delle tradizioni locali legate al ceppo di Natale
29.12.07 -  Le antiche calàndar - a.v. - Ovvero: le antiche previsioni meteo fai-da-te…
05.02.08 - Due canti popolari - a.v. - Due testi: «In mezzo al pra’» e «Vogliam vedere il bosco»
05.02.08 - Sant’Agata che maliconia - a.v. - Rievocazione dell’antica e tradizionale festa del Patrono.
08.02.08 - Gli antichi racconti delle stalle…. - a.v. - «Leonzio e la terribile vendetta di un morto» racconto «da pavura»
03.07.08 - Quando l’amore è cieco… - Paolo Canè - Cosa può esserci dietro ai detti e proverbi dialettali
09.09.08 - Il carrettiere del tempo antico -  a.v. – Un affettuoso ricordo del nostro Šbruzai
01.01.09 -  E’ Capodanno -  a.v Detti e tradizioni romagnole di inizio d’anno.
21.03.09 - Il denaro di una volta… a.v. – Il denaro che vive ancora nel nostro dialetto.
30.04.09 -  Per capire la lapide di Masiera – a.v. e Angelo Minguzzi - Il dialetto per una lapide che ci riguarda.
09.07.09 - Una nuova ortografia per i dialetti romagnoli- a.v.- Le soluzioni di Daniele Vitali
09.07.09 - Peculiarità del dialetto tipico filese – a.v. - Varianti locali rispetto alla Romagna Centrale.
29.12.09 - E’ tempo di tressette… - a.v. –Trisët, bëcacino e marafõ, e suoi derivati, in Romagna
14.02.10 - C’est égal… Scherzi del dialetto – a.v. – Come andò davvero la storia della Catarina d Lucchi


Indice 01 – Storia e Territorio

Per conoscere la storia, l’ambiente e la geografia del territorio

Data – Titolo dell’articolo - Autore – Contenuto
 Link per l’accesso diretto

I singoli articoli sostituiti dai Quaderni tematici evidenziati in giallo
sono stati omessi dall'Indice

Novecento:
26.10.07 - Quei soldati filesi della Grande Guerra - B.Carlotti - Ricordo dei filesi caduti nella Grande Guerra
17.04.10 - Il ministro Rossoni a Filo nel 1938- a.v. - 12 Foto inedite ricavate dal filmato «Luce»
14.03.14 - C’è un cane fra i partigiani… - Racconto di Antonio Meluschi 
(trascrizione e appendice di Agide Vandini)
23.03.14 -  «Il Dottore» e «L’infermiera» - a.v. - Meluschi, Viganò e vita partigiana negli «Appunti» di Giovanni Pulini

05.12.2014      Novant’anni fa Albino Vanin  - Quaderno dell'Iròla n. 11 (10 pag.):

https://drive.google.com/open?id=0B17SSzLxL1RbZEk0QjRFa1JiLWM


16.05.14 - Dedicato a Maria Margotti – a.v. - 65 anni fa la morte della bracciante filese

23.05.15 - Un secolo fa, il 24 maggio 1915 - L’Italia nella Grande Guerra, 
di Agide Vandini e Beniamino Carlotti
26.05.15 - La guerra di Sintùla – a.v. -Caduto a vent’anni in combattimento, alle pendici del Monte San Michele
04.05.17 - Baldi giovanotti filesi, anno 1928 - a.v. - Ricordi di famiglia (e di storia filese del ‘900), dietro una foto inedita
29.07.17 - Ecco chi era… -a.v. - La misteriosa bellezza filese del 1928
10.08.17 - In memoria di Cassiano Corticelli - A cent’anni dalla morte del più noto caduto argentano nella Grande Guerra, 
di Beniamino Carlotti, Vanni Geminiani e Agide Vandini

Gli «Amarcord» del partigiano «Condor»(Giovanni Pulini):
19.12.14 - Partigiani e contadini - Gli «Amarcord» di Giovanni Pulini, partigiano filese (1)
21.12.14 - Requisizioni e spinosità del dopoguerra - Gli «Amarcord» di Giovanni Pulini, partigiano filese (2)
26.12.14 – Storia di due padroni - Gli «Amarcord» di Giovanni Pulini, partigiano filese (3)
29.12.14 – Mario Babini ed Antonio Meluschi– Gli «Amarcord» di Giovanni Pulini, partigiano filese (4)
11-12-16 - I Partigiani e la Democrazia – Gli «Amarcord» di Giovanni Pulini, partigiano filese (5)

La tragedia del Laconia:
18.09.08 - Un filese nell'affondamento del Laconia, 1942 - a.v.- Lo scenario di guerra ove fu disperso Silvino Felloni.
20.11.09 - Rintracciato il foglio matricolare di Silvino Felloni – a.v. -          Ulteriori notizie sul caduto filese del Laconia.


25.04.08 - Il restauro del monumento ai Caduti e la nuova stele ad Agida Cavalli - Il mio discorso celebrativo - a.v -
10.10.09 - Quei morti sulle mine tedesche - a.v. - Il sacrificio dei filesi caduti per le mine tedesche
13.09.11 - A Cà Malanca nel ricordo dei nostri partigiani - a.v. - I filesi pongono una targa ricordo al Museo
05.12.11 - Il nonno racconta - Piero Ferrozzi. –Come nacqui sotto le bombe
07.05.09 -  In memoria della nostra Maria - a.v. - 1949-2009, 60 anni fa cadeva Maria Margotti.

Filo 1944-2014:

11.11.2014      Filo 1944, Il ricordo - Quaderno dell'Iròla n.10 (36 pag.):

https://drive.google.com/open?id=0B17SSzLxL1RbSFdDbzNCVTBoclE


Filo e Romagna:
13.11.07 - A sen di Rumagnul…         - a.v. - Il punto sul controverso Confine Nord della Romagna
07.04.08 - «Romagna», «Romagnola» e confine settentrionale - a.v. - Appunti sull’area culturale romagnola.
16.08.08 - La Romagna ci dimentica – a.v. – Filo d’Alfonsine ( o di Romagna) non esiste più…

02.07.2010      Perché Filo è diviso in due - Quaderno dell'Iròla n. 07 (10 pag.): 


Medioevo, Chiese e Sacerdoti:
21.11.07 - Don Lolli cappellano - a.v. - il grande sacerdote a Filo, ai primi del ‘900
26.08.09 - Cosa mi disse l’Ing. Gualandi – a.v. e Vanni Geminiani - L’edificazione della chiesa di Filo

13.02.2011      Le otto chiese della storia di Filo Quaderno dell’Irôla n. 02 (17 pag.): 

                                               https://drive.google.com/open?id=0B17SSzLxL1RbZ3Jjc0JiRlBIX3c

15.05.2014      Quando a Filo si pescavano gli storioni Quaderno dell’Irôla n.05 (10 pag.):

https://drive.google.com/open?id=0B17SSzLxL1RbMm1rZHRodlVqaTg                       

29.03.2021      L’antico Hospitale di San Giovanni in FiloQuaderno dell’Irôla n. 01(2° Edizione) (10 pag.) : 

https://drive.google.com/file/d/1DziwBe7fjyHbhP42YK2F43TyFdI4ddHs/view?usp=sharing  

11.02.2017      Filo e la sua Riviera  - Quaderno dell'Iròla n. 14 (13 pag.):



Curiosità, cronache e documenti:
01.12.07 - Cosa può raccontarci la S-ciapeta  - a.v. - Cosa si nasconde dietro l’appellativo di una borgata filese.
24.03.08 - Romagna turbolenta, la signoria dei Da Polenta -  Paolo Canè - La dinastia che cedette la Riviera di Filo
03.09.08 - Pellagra e dintorni – a.v. – Parole e documenti che ci ricordano il terribile morbo
10.11.08 - Lamentele filesi datate 1920         a.v. - Cambiato tanto o cambiato poco? I servizi pubblici a Filo.
11.02.09 - Il campanile che non c’è più ... - a.v.– Abbattuto 80 anni fa e mai più ricostruito
23.02.09 -  A tu per tu con Vincenzo Monti … -  a.v. – Curiosità intorno al battesimo alfonsinese del poeta.
22.01.09 - Un’antica moneta riemerge da Po vecchio - a.v.– Trovata a Case Selvatiche, è datata al 1612
15.04.09 - Accadeva 160 anni fa. - a.v. - Il 30 aprile 1849 il Comune di Filo aderiva alla Rep. Romana.
25.04.09 - Quel giorno, 64 anni fa … - a.v. - 14 aprile 1945, una testimonianza della Liberazione di Filo.
26.10.09 - Le opere filesi del maestro Angelo Biancini - a.v.- Un patrimonio prezioso da difendere
12.12.09 - Quel gesto generoso di Sante e Frazcula -a.v. - Correva l’anno 1908, in un macero da canapa 
19.02.10 - Correva l’anno 1820… - a.v. - Tuoni, fulmini e saette sull’argentano
20.03.10 - La storia di famiglia dell’Avv. Cav. Giuseppe Vandini - a.v. - Ricerca sull’illustre argentano
23.05.11 - Alla scoperta del territorio - a.v. - Una bella serata a San Bernardino di Lugo
07.08.11 - C’è un Laghetto alla Garusola - a.v. - Un’area naturalistica a due passi da noi
01.07.17 - Salviamo dall’oblio il soldato Dalle Vacche – a.v. / B.Carlotti - Un soldato filese caduto 130 anni fa a Massaua


Brigantaggio
14.04.17 - Un bell’articolo sul Carlino (di Stefano Lolli, A proposito di Igor..) - Intervista ad A.V. sul brigantaggio d’altri tempi
20.05.17 -  La storia di Buarôl - a.v  / B.Carlotti - Apollinare Cassani, il barcaiolo filese che fiancheggiò l’«Umèt»                                                                                                                    
02.09.17 - Il Brigante e il Monsignore – a.v. / B.Carlotti - Una storia brigantesca ed un argentano Monsignore a Velletri

Mappe, toponomastica e segnaletica (a.v.)
01.03.08 -  (1)   Introduzione  articoli dedicati al territorio filese:  http://filese.blogspot.it/2008/03/quanti-errori-nelle-nostre-mappe.html
07.05.08 -  (2)   Per una migliore segnaletica e cartografia: http://filese.blogspot.it/2008/05/per-una-migliore-segnaletica-e.html
03.07.08 -  (3)   Sez.1: Rossetta, Case Selvatiche e Vallone: http://filese.blogspot.it/2008/07/rossetta-case-selvatiche-e-vallone.html
15.08.08 -  (4)   Sez.2:   Il Borgo Ravegnano: http://filese.blogspot.it/2008/08/il-borgo-ravegnano.html
06.10.08 -  (5)   Sez.3:   Il Borgo Maggiore: http://filese.blogspot.it/2008/10/il-borgo-maggiore.html
10.11.08 -  (6)   Sez.4:   Il Borgo «Molino»: http://filese.blogspot.it/2008/11/il-borgo-molino.html
01.12.08 -  (7)   Sez.5:   La «Garusola»: http://filese.blogspot.it/2008/12/la-garusola.html
29.01.09 -  (8)   Sez.6:   La Chiavica di legno: http://filese.blogspot.it/2009/01/la-chiavica-di-legno.html
09.03.09 -  (9)   Sez.7:  Sant’Anna: http://filese.blogspot.com/2021/03/santanna.html
09.04.09 - (10)  Sez.8:  Il «Mantello» filese :http://filese.blogspot.it/2009/04/il-mantello-filese.html

26.08.2011      Per le vie di Filo - Quaderno dell'Iròla n. 04 (17 pagine):                                                           

                                               https://drive.google.com/open?id=0B17SSzLxL1RbSVE2SUVad1BSUm8


sabato 28 ottobre 2017

Sagra degli Antichi Sapori 2017

Le locandine



Siamo tutti invitati.








Cliccare sulle immagini per vederle ingrandite a dimensione video

sabato 2 settembre 2017

Il Brigante e il Monsignore

Una storia brigantesca ed un argentano Monsignore a Velletri
di Beniamino Carlotti
Introduzione di Agide Vandini

Con grande piacere il blog ospita oggi una storia brigantesca, quella che, a metà Ottocento e nel lontano Lazio, vide protagonista Monsignor Giordani, alto prelato, nativo di Codifiume.
Dobbiamo questo lavoro alla solerzia dell’amico filese Beniamino Carlotti, divenuto, al tempo delle ricerche genealogiche che vi ha condotto, archivista di quella Parrocchia argentana, ossia del luogo che al futuro Cardinale, diede i natali nel lontano 1822.
E’ una storia interessante, certamente ignota nel nostro territorio, ma che nelle pieghe di una vicenda da cui traspaiono comportamenti violenti e prevaricanti da un lato, ed anche slealtà e risoluzioni poco edificanti dall’altra, si coglie il difficile contesto di un’epoca di ribellismi e sopraffazioni, e si intuiscono modi e metodi non sempre limpidi con cui si affrontava la piaga del brigantaggio sotto lo Stato Pontificio, un fenomeno ed un flagello che qui, nella bassa Romagna, ebbe a manifestarsi assai significativamente e di cui, una ventina di anni fa, ho ampiamente raccontato e documentato né «I briganti della palude».
Non di meno il racconto rappresenta un importante recupero per la storia locale del nostro territorio, che è anche storia di personaggi a volte sconosciuti o poco noti, materia cui rivolgiamo da sempre la massima cura ed attenzione (a.v.).
***
Monsignor Luigi Giordani (1822-1893)

Il futuro Cardinal Luigi Giordani, Arcivescovo di Ferrara dal 1877 al 1893, nacque a  Santa Maria di Codifiume, frazione del Comune di Argenta, alla data del 13 Ottobre 1822, quale secondogenito  di Francesco e di Geltrude Buriani.
Avviato giovanissimo alla vita ecclesiastica, Luigi svolse i primi studi presso il seminario di Ferrara, poi in quello di Bologna, ove si laureò in teologia. Il 19 settembre 1846 fu ordinato sacerdote nella cattedrale di Ferrara dal Cardinale Ignazio Giovanni Cadolini, arcivescovo della città.
Trasferitosi a Roma, si laureò in legge ed entrò  all'Accademia dei nobili ecclesiastici, istituto di studi superiori per la preparazione al servizio diplomatico della S. Sede, coltivando, oltre agli studi diplomatici,  quelli amministrativi.
Nel 1852, nominato prelato domestico del Papa e divenuto aiutante del Segretario di Stato Cardinal Giacomo Antonelli  da Ascoli Piceno, iniziò la carriera di Delegato Pontificio, che successivamente lo vide impegnato anche nelle sedi di Velletri e Perugia.  A Velletri, organizzò la gendarmeria e i corpi militari per il controllo e la repressione del brigantaggio, con rilevanti risultati. 

Il brigante Cencio Vendetta (1825-1859)
Busto in terracotta del velletrano Enzo De Rubeis (2008)

Al secolo Vincenzo Giovanni Battista Vendetta, il brigante Cencio nasce a Velletri nel 1825. Non tarda molto a farsi notare dai tutori della legge dato che già all’età di dieci anni si registrano a suo carico un procedimento per accoltellamento per futili motivi e uno per un furto commesso ai danni di uno zio.
Una relazione dell’epoca lo definisce «audace, intraprendente per natura, abile nel maneggio delle armi, specialmente dello stilo e deciso ad usarle».  Dedito al furto, alla rapina e al borseggio,  Cencio accumula svariate condanne, tra cui l’ergastolo e i lavori forzati. E’ condannato in contumacia,  ma nonostante ciò, pare si aggiri per le strade della città travestito da donna con la complicità dei famigliari.
Tra i delitti più gravi, figura l’assassinio con una pugnalata, del maresciallo Antonio Generali della gendarmeria pontificia  commesso la sera del 28 agosto 1857, dopo che il sottufficiale, saputo dei travestimenti del brigante per le strade di Velletri, aveva accortamente predisposto alcuni appostamenti per catturarlo.



Lo scorso mese di giugno, quale archivista della Parrocchia di Santa Maria Maddalena in Codifiume, mi pervenne, da parte di un ricercatore velletrano, una richiesta di notizie possibilmente documentate, relative a Monsignor Luigi Giordani, originario della frazione argentana e, a metà Ottocento, Legato Pontificio a Velletri. In effetti mi ero già imbattuto nel personaggio, benché non fosse mai stato oggetto di mie specifiche ricerche, ma ciò di cui venni a conoscenza fu una storia brigantesca che lo aveva visto protagonista in Velletri. Trasferito altrove, il Giordani aveva poi ricoperto altri importanti incarichi, anche presso la curia ferrarese, ove il 22-6-1877 fu  nominato Arcivescovo e dieci anni dopo, il 14-3-1887 elevato alla porpora cardinalizia da Papa Leone XIII. Morì a Ferrara  il  21-4-1893.
Ora, però, veniamo all’altro comprimario di questa storia, ossia al Brigante Cencio Vendetta, una storia turbolenta alle spalle, il cui destino ebbe ad incrociarsi col nostro Monsignor Giordani.
Le note biografiche essenziali dei due personaggi fino all’epoca dell’incontro-scontro le ho riassunte nel riquadro riportato più sopra.
Personaggio violento e iracondo, Cencio Vendetta è temuto e rispettato dal popolo, e può contare anche sull’appoggio di alcuni potenti dell’epoca, che evidentemente traggono vantaggi dalla protezione di un individuo del genere. Dalle cronache il fuorilegge appare una sorta di bravo di manzoniana memoria, ben presto però, sopravvalutando la propria astuzia e le proprie capacità, egli compie il passo che gli risulta fatale.

Velletri-Madonna delle Grazie

La Madonna delle Grazie è una icona della Basilica di San Clemente in Velletri. Delle origini della Sacra Immagine si hanno poche tracce, ma alcuni autori la dicono donata a Giovanni II Vescovo di Velletri nel 732. Altri invece ipotizzano venga da Costantinopoli. Numerosi Papi sono venuti a venerare la patrona di Velletri, tra questi Pio IX che vi era legato da particolare devozione.
(da Wikipedia)

Deciso a liberare il fratello Antonio, detenuto in carcere e condannato a morte, Cencio decide infatti di organizzare, in Velletri, il furto dell’immagine della Madonna delle Grazie e degli ori che la adornano (ex voto offerti dai fedeli), furto che avviene con successo la notte del giovedì santo tra il 1 ed il 2  Aprile 1858. E’ qui che fatalmente si incrociano le strade del brigante e del futuro cardinale.
La città, in quella Pasqua del 1858, viene letteralmente sconvolta dal furto della Sacra Immagine e Monsignor Giordani, Delegato Apostolico in Velletri, è subito informato  del sacrilego gesto.
Per la restituzione, Cencio impone condizioni pesanti. Chiede, al Governo di Pio IX,  la grazia per sé e per il fratello Antonio, più dieci scudi al mese per «mettersi il banco a mercato e cambiare vita». Le trattative iniziano rapidamente ed è Monsignor  Giordani a trattare con il brigante. 
La notizia del furto giunge fino al pontefice S.S. Pio IX, il quale si dice disposto alla concessione della grazia soltanto dopo la restituzione della Sacra Immagine.
Dopo l’iniziale rifiuto a cedere ad ogni forma di ricatto, Monsignor Giordani, accetta di firmare un salvacondotto per il bandito, onde poterlo incontrare di persona. Poche ore dopo, i due si ritrovano uno di fronte all’altro.
L’incontro non è dei migliori, il brigante ammette di avere lui la Madonna delle Grazie e sfrontatamente reitera le sue richieste, cosa che, ovviamente, Monsignor Giordani, non può accogliere, non avendo i poteri per farlo.
Il Delegato allora, s’impegna ad andare a Roma ed ivi illustrare il caso al Papa, promettendo per iscritto la sua intercessione nei confronti del bandito.

Cencio Vendetta, all’inizio pare accontentarsi della promessa scritta, ma poi chiede in cambio anche l’ostensorio d’oro donato da Re Ferdinando di Borbone qualche anno prima, cosa che naturalmente gli viene negata. Durante il soggiorno a Roma del Delegato, le trattative proseguono con il Vescovo Gesualdo Vitali, cui Cencio rivolge continue richieste di denaro in cambio della restituzione dell’immagine della Madonna.
Monsignor Giordani, al suo ritorno da Roma, non ha con sé le risposte attese dal brigante e la trattativa si interrompe con la minaccia di quest’ultimo di dare alle fiamme la Madonna. 
Il popolo è in subbuglio. Nel pomeriggio del giorno di Pasqua insorge, vengono accusati prima i Gesuiti del furto dell’immagine e dei preziosi, poi i due canonici della Cattedrale che avrebbero aiutato Cencio nel compiere il sacrilego gesto. Uno di questi viene allontanato e rinchiuso in un convento. 
Solo quando entra in scena Cencio, esibendo la Madonna, il popolo si calma.  Il brigante sotto la forte pressione popolare restituisce la Sacra Immagine, che allora viene riportata in processione nella cattedrale alla presenza del Delegato del Vescovo (Vitali) e del brigante che, in segno di sottomissione, pone il suo pugnale ai piedi della Madonna.
La mattina seguente al Palazzo del Governatore, ad un segnale convenuto fra lo stesso Governatore e le sue guardie (una soffiata di naso), il brigante convinto ormai di potersi muovere liberamente, viene tratto in arresto e portato a Roma alle carceri di Via Giulia. E’ così che si concludono le lunghe e discutibili trattative, sicuramente mai portate avanti con convinzione e sincerità fra il Delegato Pontificio ed il brigante.
       


Il processo a carico di Vincenzo Vendetta,  che per la sua eccezionale gravità dovette essere celebrato dinanzi al Tribunale criminale di Roma, iniziò il 6 maggio, esattamente un mese dopo l'arresto, e si concluse il 25 agosto con la condanna dell'imputato alla pena capitale, da eseguirsi mediante decapitazione.
 L'appello alla Sacra Consulta il 22 luglio confermò la condanna di primo grado. Venne tentata  anche la “Richiesta di Grazia” a Papa Pio IX, ma questi la rifiutò.   
La sentenza fu eseguita il 29 Ottobre 1859 nella Piazza del Trivio (attuale Piazza Cairoli) a Velletri, alle sette del mattino, per mano del famigerato boia Mastro Titta, tristemente noto quale “er boja de Roma”.


La Sentenza a carico di Cencio

IL TRIBUNALE CRIMINALE DI ROMA, RIUNITO NEL PALAZZO DELLA CURIA DOPO AVER INVOCATO IL SS.MO NOME DI DIO, IN NOME DI SUA SANTITA’ PIO IX, FELICEMENTE REGNANTE HA EMESSO LA SEGUENTE SENTENZA:
Dopo che il velletrano Vincenzo Vendetta, aveva riportato non lievi condanne, per furti e altri omicidi, immaginò con un nuovo e inaudito misfatto di andare non solo impunito ma di essere avvantaggiato per quelli precedenti e rubò la notte tra il 1 e 2 Aprile l’immagine di Maria SSma delle Grazie per trarne utile per se e per il fratello Antonio. Considerato non essere ammissibile la buona fede di cui pretende il Vendetta di essere stato all’atto dell’arresto, stando alla validità dell’ottenuto salvacondotto considerato non essere attendibili le altre pretese del Vendetta di godere dell’immunità che il sovrano gli avrebbe benignamente concesso perché gli fu proposta a condizione espressa di restituire subito la sacra effige di Maria Ss.ma e il suo tesoro. Alla condizione egli non volle sottostare se non si aderiva a tutte le sue arroganti domande quale anche qui per colpa sua tanto da dover troncare ogni trattativa quindi non ebbe alcuna formale concessione. Considerando che egli è anche responsabile di altri delitti e principalmente dell’omicidio in persona del maresciallo Antonio Generali, il tribunale all’unanimità di voti ha dichiarato e dichiara Vincenzo Vendetta colpevole e responsabile di tutti i reati ascrittegli e lo condanna all’ultimo supplizio da eseguirsi in Velletri:

IL PROCURATORE DI VELLETRI
DI PRIMA ISTANZA RESIDENTE IN VELLETRI

Vista la sentenza del tribunale criminale di Roma, il 28 Novembre 1858, vista la decisione del supremo tribunale della revisione del 12 settembre 1858 con cui viene rigettato del condannato il ricorso con il parere favorevole di Mons. Luigi Giordani, Delegato Apostolico di questa provincia ha ordinato e ordina che previa intimidazione al condannato Vincenzo Vendetta del rigettato ricorso sia il medesimo nel giorno di Sabato 29 di questo mese del 1859 decapitato sul palco di giustizia alle 7 antimeridiane nella piazza del Trivio di questa città.
(Trascrizione di B.Carlotti)

Il furto dell'immagine della Madonna  delle Grazie e le vicende ad esso connesse ebbero risonanza nazionale. Il 27 aprile 1858, un giornale di Torino, ”L’Indipendente”,  riportò un ampio e dettagliato resoconto dei fatti avvenuti tre settimane prima a Velletri.


Tutta la storia nel 1975 è stata ricostruita in un dramma teatrale dal Prof. Giovanni Ponzo, opera che è stata messa in scena nel 1978, nel 1990 ed ancora nel 2008.  Verrà ripresentata al termine del convegno che si terrà il 29 Settembre p.v. (vedi locandina a fianco), presso il Polo Espositivo di Velletri    
Il convegno dal titolo “Sa fumato con a zoffiata de naso” (una soffiata di naso segnale convenuto dal Giordani con i gendarmi per far arrestare Cencio),  vuole ripercorrere storicamente i fatti riassunti per farli conoscere alle future generazioni, e dar loro una lettura storica corretta sulla base del volume “Cencio Vendetta il brigante della Madonna” dello stesso Giovanni Ponzo, e sulla scorta della nuova documentazione raccolta, grazie anche alla mia modesta collaborazione.


Una storia apparentemente tanto lontana, ma in realtà così vicina a noi ed al nostro territorio, che coinvolge un brigante ed un alto prelato della curia romana nativo della nostra bella terra, così prolifica  di personaggi e personalità tanto grandi, quanto sconosciuti, offuscati dal tempo e da sempre nuove storie e nuovi protagonisti (b.c.).