di Agide Vandini
Elviro e Silvia, sposi, al centro della foto
Sul finire degli anni ’80 si andava spesso alla Pizzeria di Giovecca, un locale dal nome forse un po’ impegnativo, ma di antica tradizione e più conosciuto come la Trattoria dla Žvèca di Elviro e Silvia.
In giro a quel tempo non c’era di meglio e io ci andavo coi miei ragazzi, la fama di ottima ristorazione si era diffusa nel circondario e la domenica sera si trovava letteralmente la fila. Il più era entrare la prima volta, poi se ne veniva letteralmente conquistati, vuoi dalla dinamicità, gentilezza e grazia della signora Silvia e della giovane figlia Roberta, vuoi da una pizza accuratissima e davvero squisita. Il pezzo forte era, ai nostri palati, la «pizza della casa», una composizione unica, con salame piccante e cubetti di mortadella insaporiti dal gorgonzola, una bomba e delizia allo stesso tempo, un piatto di particolare prelibatezza che da solo ci dava la giusta allegria e spensieratezza al termine di una settimana di lavoro e di impegni serrati.
Non può meravigliare perciò se quei tempi e quei momenti furono immortalati in un bel sonetto dialettale:
Da la Roberta t’é d’andê... di Pelliconi Amedeo
Se t’è voja ad magnê, bé, E t’vu spèndar puc bulẽ, T’a n’è abšögn d fê tãnta strê, da la Robérta t’è d’andê.
L’à la mãma ae’ furnèl Che la cuš al tajadèl, E’ su bab l’è impignê Dnẽz e’ fóran a fẽ dla piê
T’an t’cì incóra mès insdé Che l’ariva cun e’ bé, Te t’ai dì cus t’vu magnê
E sòbit dòp t’la vì arivê Cun la piê ch’la foma incôra, Fata döna, fata aždóra...
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Dalla Roberta devi andare ... di Pelliconi Amedeo
Se hai voglia di mangiare, bere, E vuoi spendere pochi soldi, Non hai bisogno di fare tanta strada, dalla Roberta devi andare.
Ha la mamma al fornello Che cuoce le tagliatelle, E il babbo che è impegnato Davanti al forno a fare pizze
Non ti sei ancora messo a sedere Che lei arriva col bere, Tu le dici cosa vuoi mangiare
E subito dopo la vedi arrivare Con la pizza che fuma ancora, Che donna, che massaia...
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Di questa poesia, e della foto in alto, la signora Silvia ci ha fatto dono poche settimane fa, quando, a distanza di parecchi anni, e coi ragazzi divenuti ormai adulti, abbiamo voluto festeggiare un felice anniversario proprio nella vecchia e amata Pizzeria ancora oggi gestita da Silvia ed Elviro. Quasi increduli, è sembrato che il tempo tornasse indietro di un ventennio, abbiamo ritrovato un locale rimasto tal quale quello di allora e riassaggiato la stessa «Pizza della casa», servita da una gentilissima signora Silvia ancora in ottima forma. Quel piatto, unico nel suo genere, coi suoi gusti ed ingredienti rimasti invariati in tutti questi anni, ci è sembrato ancora più invitante e appetitoso.
Più che le parole, del resto, parlano le espressioni soddisfatte nella foto d’occasione.
Peter, Simone, Diana, Agide (ottobre 2011)
E la dinamica Robertina? Oggi Roberta, ci ha raccontato la madre,è una graziosa quarantenne, ha messo su famiglia e un Ristorante d’alta classe a San Potito di Bagnacavallo. Si chiama BOCON DIVINO ed è un vero e proprio «spiedo nel cuore della Romagna» con un suggestivo slogan: «Mangi quanto vuoi... paghi sempre lo stesso».
Andremo a trovarla presto, c’è da scommetterci.
(cliccare sulle foto per vederle ingrandite)
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