di Agide Vandini
Questa è una istantanea d’altri tempi che mi è stata recapitata da poco. E’ una fra le più vecchie che mi sia finora capitato di vedere e quel che è più curioso è che si tratta di un gruppetto familiare che mi riguarda da molto vicino (il bimbo sulla sedia è mio padre). E’ una foto che non avevo mai visto prima e che risale nientemeno che al 1915. L’ho avuta di recente da Adele Zanotti, mia lontana cugina, la quale, recando l’immagine della Luzijna, sua – ed anche mia - nonna «bisa», la ebbe dalla sua nonna Marijna (Maria Vandini), sorella del mio nonno paterno Ivo Vandini (a Filo chiamato Ivo dla Bargamina). Era stata incollata dalla Marijna, come si usava una volta, in una tavola di compensato assieme ad altre foto dell’epoca e tenuta per anni e anni sopra la madia in cucina nella sua casa contadina di Chiavica di legno. La tavola con le foto è poi passata alla di lei figlia Argentina (Argenta) Borsi (1901-1993) che un giorno le staccò dal vecchio quadretto e vi annotò, nel verso, i nomi delle persone. Da allora esse sono conservate amorevolmente dalla figlia dell’Argenta, Adele Zanotti. La fotografia, eccezionale reperto familiare, ora accuratamente restaurata da mio figlio Simone Vandini, pare proprio aver ripreso l’antico splendore. Non sembra, ma l’immagine è quasi di un secolo fa…
Ecco tutti i personaggi ritratti nella fotografia del 1915 (a partire da sinistra): la signora in piedi col grembiule è la mia bisnonna Lucia Bergamini (Luzijna) (1850-1933) qui sessantacinquenne, alla sua destra il nipotino in piedi sulla sedia con cravattina e pantaloni bianchi è mio padre Guerriero Vandini (1912-1979), di fianco a lui sua madre(e nuora della Luzijna) Agida Cavalli (1891-1944), qui dunque appena ventiquattrenne. Mia nonna Agida, cui è stato da poco dedicato un nuovo cippo nella piazza a lei intitolata, ha in braccio il secondo figlio Raffaele Vandini (1914-1969). Il suo terzo figlio Sereno sarebbe nato ben tre anni dopo, nel 1918. (Cliccare sulla foto per vederla ingrandita) |
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